Nel corso del processo giudiziario che vede coinvolto Donald Trump, l’avvocato Keith Davidson ha reso una testimonianza dettagliata concernente alcuni pagamenti effettuati con lo scopo di mantenere riservatezza su presunti rapporti intimi avuti con Trump. Davidson ha difeso gli interessi di Stormy Daniels e Karen McDougal, le quali hanno ottenuto rispettivamente compensi di $130.000 e $150.000 per il loro silenzio. Michael Cohen, che ha agito in qualità di consigliere legale per Trump, è previsto come testimone chiave nel processo. Mentre Trump nega fermamente sia le accuse di reato sia le ipotesi di rapporti sessuali con le due donne, Davidson ha condiviso la sua visione di un Cohen visibilmente turbato a seguito del risultato delle elezioni presidenziali del 2016. Il giudice incaricato, Juan Merchan, sta attualmente considerando la possibilità di imporre a Trump una sanzione economica significativa per alcune presunte violazioni riguardanti l’accordo di riservatezza.
L’accordo
Davidson ha descritto con precisione i termini dell’accordo di conciliazione raggiunto tra Daniels e Trump, evidenziando però come il documento non sia mai stato firmato da Trump stesso. Ha poi raccontato le intense reazioni che hanno fatto seguito alla rivelazione del pagamento fatto a Daniels, avvenuta nel 2018, un periodo durante il quale Cohen avrebbe espresso minacce di ritorsioni legali nei confronti di chi diffondeva tali informazioni. Davidson ha sollevato dubbi sulla credibilità dell’asserzione di Daniels, la quale sosteneva di non aver mai firmato una dichiarazione che negava l’incontro sessuale con Trump, affermando che Cohen aveva espresso chiaramente l’intenzione di intraprendere azioni legali contro di lei. Durante il controinterrogatorio condotto da Emil Bove, avvocato di Trump, sono stati messi sotto esame altri casi gestiti da Davidson, incluso quello che coinvolgeva la celebrità Charlie Sheen. Davidson si è però rifiutato di entrare nei particolari di tali questioni riservate, sottolineando con forza il suo impegno nel rispettare l’etica professionale e la confidenzialità dovuta ai suoi clienti.