mercoledì, 26 Giugno, 2024
Agroalimentare

Promossa la giornata ‘dell’orgoglio’ degli agricoltori italiani

Coldiretti contro il falso made in Italy. Assemblee in tutta Italia

Una ‘giornata dell’orgoglio’ della Coldiretti. Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando per le questioni ancora aperte in Europa e arrivando alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali.

Raccolta firme

Gli agricoltori annunciano la raccolta di 50mila in tutte le province d’Italia che, da nord a sud, si sono mobilitate e riunite in 96 assemblee per costruire, partendo dalla base, le prossime battaglie che vedranno Coldiretti impegnata nei mesi che verranno in vista anche delle elezioni europee. Tutto nell’anno delle celebrazioni degli 80 anni della più grande associazione agricola d’Italia e d’Europa.

Lotta al falso Made in Italy

“In tutte le aziende agricole – si spiega in una nota – sono sventolate le bandiere gialle e campeggeranno in giro per l’Italia striscioni legati alle richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy o quella per la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare un valido alleato contro i cambiamenti climatici.” La raccolta firme per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti, sarà uno dei temi principali che affronteranno gli agricoltori, con l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi che deve diventare una priorità. Non è più accettabile, spiega Coldiretti, assistere a scene come quelle vissute durante la mobilitazione del Brennero, dove si è visto arrivare dei prosciutti, del concentrato di pomodoro, della frutta o della verdura e diventare con l’ultima trasformazione sostanziale a tutti gli effetti dei prodotti italiani.

La denuncia e le iniziative

L’iniziativa è stata l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero. Un altro dei temi principali affrontato dalle assemblee, è quello della fauna selvatica incontrollata, diventata da tempo – come evidenziato più volte da Coldiretti – un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza. I cinghiali e altre specie stanno divorando il lavoro degli agricoltori e allevatori, spesso costretti ad abbandonare i propri territori. Mancano i piani regionali straordinari di controllo e degli strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto se pensiamo a quello che sta accadendo con la peste suina in alcune province italiane. Per questo Coldiretti ha già chiesto un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina e tutelare un settore che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola, con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro e centomila posti di lavoro e con la fauna selvatica che è praticamente l’unico vettore di diffusione della peste suina.

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