venerdì, 20 Settembre, 2024
Esteri

Il Segretario di Stato Usa Blinken, incontra, a Pechino, il Ministro degli esteri cinese Wang Yi

Durante un incontro a Pechino, il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha lanciato serie accuse contro gli Stati Uniti, affermando che starebbero ostacolando il progresso e lo sviluppo della Cina. Questa discussione si è svolta in un meeting con il Segretario di Stato americano Antony Blinken. Durante la giornata, i due hanno avuto la possibilità di immergersi in discussioni dettagliate e costruttive, proseguite anche durante un pranzo di lavoro organizzato nel complesso di Diaoyutai. Wang Yi non ha perso tempo nel mettere in evidenza l’intensificarsi delle frizioni e dei dissapori nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, mentre dall’altra parte, Antony Blinken ha espresso con fermezza l’importanza cruciale della diplomazia diretta e sincera come strumento per la gestione efficace e pacifica delle relazioni internazionali. Questo incontro si è svolto in un contesto globale di acuta tensione, ulteriormente aggravato dal supporto della Cina alla Russia e da controversie come quella legata al pallone spia.

Piano legislativo

Negli ultimi tempi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato un ampio e ambizioso piano legislativo mirato a contrastare l’influenza cinese, stanziando la somma di 8 miliardi di dollari. Durante le trattative, sono stati affrontati vari punti critici, tra cui le dispute marittime nel Mar Cinese Meridionale e le problematiche connesse al traffico di fentanil. Wang Yi ha chiaramente delineato quelle che sono considerate dalla Cina come “linee rosse”, in particolare per quanto riguarda la questione di Taiwan e le tematiche legate alla sicurezza nazionale cinese. Inoltre, non sono da escludere ulteriori incontri tra il Segretario di Stato americano Blinken e altre figure chiave della politica cinese, come il presidente Xi Jinping e il ministro della Pubblica Sicurezza. In parallelo, anche la segretaria del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, si è espressa con preoccupazione, non escludendo la possibilità di imporre sanzioni contro la Cina per la sua eccessiva produzione industriale, che rappresenta un altro fronte caldo del confronto sino-americano.

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