Secondo una nota diramata da Save the Children Da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023, il tasso di attacchi mensili contro l’assistenza sanitaria ha raggiunto proporzioni senza precedenti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, in sei mesi sono stati registrati almeno 435 attacchi contro strutture o personale sanitario, con una media di 73 attacchi al mese. Questo numero supera qualsiasi altro recente conflitto a livello globale, inclusi paesi come l’Ucraina e la Repubblica Democratica del Congo. Gaza è stata travolta da continui bombardamenti, assedi e ostacoli alla consegna degli aiuti umanitari, causando il collasso del sistema sanitario. Attualmente, solo 11 ospedali su 36 sono parzialmente funzionanti, e circa 350.000 persone affette da malattie croniche non possono accedere ai medicinali e ai servizi vitali, secondo l’Ufficio centrale palestinese di statistica.
La situazione è particolarmente drammatica per i bambini, che costituiscono una grande parte dei pazienti nei centri sanitari di Gaza. Molte operazioni chirurgiche sono necessarie a causa delle ferite riportate durante i bombardamenti, ma la mancanza di cibo e di cure adeguate mette a rischio la loro guarigione. Almeno 28 bambini sono già morti a causa della malnutrizione e della disidratazione, secondo il Ministero della Sanità di Gaza.
Malattie in aumento
Il Dottor Simon Struthers, pediatra dell’ospedale da campo di Rafah, ha evidenziato la crescente diffusione di malattie come infezioni respiratorie acute, malnutrizione, scabbia ed epatite A. Il sovraffollamento e la mancanza di igiene aumentano ulteriormente i rischi, mentre la carenza di medicinali rende difficile il trattamento di malattie comuni. In questo contesto, l’accesso ai servizi sanitari è ulteriormente ostacolato dalla mancanza di sicurezza. Le forze israeliane hanno colpito ambulanze, convogli di aiuti medici e strade di accesso, rendendo gli ospedali vere e proprie aree di guerra. L’Oms ha segnalato che oltre la metà delle loro missioni a Gaza sono state negate, ritardate o impedite. Gli operatori sanitari operano in condizioni estremamente pericolose, mettendo a rischio la propria vita per salvare altre vite. Il Dottor Struthers ha sottolineato la costante paura di attacchi da parte delle forze israeliane e la necessità di prepararsi ad affrontare le emergenze.
La condanna
“Dopo sei mesi di orrore inimmaginabile, il sistema sanitario di Gaza è stato messo in ginocchio”, ha dichiarato Xavier Joubert, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati. “Gli operatori sanitari rischiano quotidianamente la vita per dare alle bambine e ai bambini palestinesi una possibilità di sopravvivenza. I continui attacchi all’assistenza sanitaria sono semplicemente ingiustificabili e devono finire. I bambini palestinesi devono avere libero accesso ai servizi, compresa l’assistenza sanitaria e l’istruzione”.