Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, integra “Ecopassenger” sui propri sistemi di vendita. L’applicazione permetterà di confrontare i consumi energetici e le emissioni di CO2 di un viaggio in treno rispetto allo stesso tragitto effettuato con altri mezzi. In questo modo i viaggiatori potranno conoscere, al momento dell’acquisto del biglietto, il minor impatto ambientale dei vari modi di viaggiare. Trenitalia è la prima impresa ferroviaria europea a rendere note le emissioni di CO2 dei propri viaggi tramite il calcolatore ufficiale dell’UIC “Ecopassenger”. Si parte con i viaggi ad alta velocità a bordo delle Frecce; da maggio il calcolo delle emissioni di CO2 sarà disponibile anche sui biglietti dei treni regionali e Intercity.
L’impatto ambientale
“La sostenibilità è un driver strategico per Trenitalia e l’integrazione di “Ecopassenger” con i nostri sistemi di vendita contribuirà a rendere ancora più completa l’esperienza di viaggio. Grazie a questa nuova funzionalità, infatti, ogni passeggero avrà piena consapevolezza dell’impatto ambientale del viaggio in treno e dei benefici per l’ambiente rispetto allo stesso tragitto effettuato con altri mezzi”, ha dichiarato Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia. L’attenzione all’ambiente è una delle variabili che guida la scelta del vettore. Secondo una rilevazione SWG per Trenitalia, infatti, l’86% dei viaggiatori afferma di scegliere il treno perché meno inquinante. “L’integrazione con Ecopassenger avrà benefici anche in ambito corporate. I dati acquisiti al momento dell’acquisto di viaggi aziendali, infatti, verranno storicizzati e utilizzati per fornire alle imprese informazioni sul risparmio di CO2 emessa viaggiando in treno rispetto ad altri modi di viaggiare”, si legge in una nota. Ecopassenger è sviluppato dall’UIC (Union Internationale des Chemins de fer); verificato dall’Istituto per la Ricerca sull’Energia e sull’Ambiente di Heidelberg e approvato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (European Environmental Agency) nonché dalla Commissione Europea. In Italia, inoltre, la metodologia è stata sottoposta a verifica da parte dell’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA).