mercoledì, 22 Gennaio, 2025
Attualità

G7: Italia nazione guida per aprire dialoghi di pace

Governo e Vaticano impegnati a fermare i conflitti

Guardare al futuro, far tacere le armi, fermare violenze e devastazioni delle guerre, aprirsi ad una società inclusiva e di pace. È l’accorato quanto lucido appello di Papa Francesco ai giovani, “perché con passione e generosità”, siano impegnati a lavorare nel “cantiere del futuro”.

Venerdì scorso nelle stesse ore che il Pontefice “abbracciava” nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, i seimila studenti della rete nazionale delle ‘Scuole di pace’, a Capri si concludeva il summit dei ministri degli Esteri del G7 con un appello unitario alle ragioni della diplomazia contro quella dei bombardamenti e delle ritorsioni. Sostenere un orizzonte di dialogo per spegnere i conflitti sono le due missioni che vedono l’Italia e il Vaticano sempre più attenti nella creazione di una de-escalation per favorire negoziati di pace.

Un alleato del Governo

Un ruolo che il segretario Usa, Antony Blinken al G7 durante il vertice ha riconosciuto : “L’Italia sta svolgendo un ruolo cruciale nella de-escalation in Medio Oriente”. Blinken ha evidenziato come l’Italia abbia assunto un ruolo di “paese-guida”. Certo un rilievo importante che segna per il Governo del presidente Giorgia Meloni il ritorno all’azione diplomatica. Sforzi che porteranno a dei risultati – su quel solco di Europa e Atlantismo che Alcide de Gasperi seppe perseguire con grande lungimiranza – dopo troppi anni di vuoto in politica estera.

L’Italia e il Vaticano

Il nostro Paese in questa missione di mitigazione dei conflitti e di aperture verso la pace può contare su un grande alleato ed è il Vaticano il cui impegno straordinario è messo in campo da esponenti di primo piano della Santa Sede, il segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppi, dal patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, solo per citarne alcuni. Ma è soprattutto il Pontefice a lanciare messaggi non solo in favore della pace ma di apertura verso nuovi orizzonti che vedano i giovani protagonisti.

Ragazzi artigiani della pace

Le parole del Papa sono infatti un chiaro invito a guardare avanti a rompere l’assedio di tutte quelle drammatiche, ingiustizie e violenze che, sottolinea:, “sfigurano la dignità umana, che necessita soprattutto l’impegno dei giovani”. Un invito che noi vogliamo raccogliere e rilanciare per promuovere quella cultura dell’armonia e dell’amicizia. “In questo tempo ancora segnato dalla guerra, siate artigiani della pace”, sollecita Francesco che chiede uno sforzo in più alle nuove generazioni: “la pace, infatti, non è soltanto silenzio delle armi e assenza di guerra; è un clima di benevolenza, di fiducia e di amore”.

Il “Summit del futuro” sognando in grande

Noi ci auguriamo di cuore che si arrivi presto ad un negoziato, che possa prevalere una pace giusta. Che non ci siano nuove efferate violenze, soprusi e stragi di bimbi innocenti. Vogliamo sperare che al prossimo “Summit del futuro” che si terrà a New York a settembre risuonino le frasi di Papa Francesco di auspicio ai giovani. Poche parole che vogliamo sottolineare. “Con passione e generosità vi impegnate a lavorare nel ‘cantiere del futuro’, vincendo la tentazione di una vita appiattita soltanto sull’oggi, che rischia di perdere la capacità di sognare in grande”.

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