sabato, 16 Novembre, 2024
Attualità

È l’immagine di Gaza la vincitrice del World Press Photo of the Year 2024

L’annuale ‘World Press Photo Contest’ riconosce e celebra il miglior fotogiornalismo e la migliore fotografia documentaristica prodotti nell’ultimo anno. Selezionati tra 61.062 proposte, i 24 finalisti, le sei menzioni d’onore e le due menzioni speciali della commissione, sono stati scelti da una giuria indipendente tra 3.851 fotografi provenienti da 130 Paesi del mondo. Tra questi, la giuria del 67° Concorso World Press Photo ha selezionato in totale quattro vincitori: il fotografo Mohammed Salem si è aggiudicato il primo posto del prestigioso premio ‘World Press Photo of the Year’ di quest’anno con la dolorosa immagine una donna palestinese che abbraccia il corpo senza vita della sua giovane nipote. “Un momento forte e triste, che riassume il senso più ampio di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Mohammed Salem, originario di Gaza.

Nomi che non conosceremo mai

“Nella foto, la donna culla tra le braccia un bambino in equilibrio sulle ginocchia. È un’immagine che risuona, antica quanto la storia umana”, si legge nel comunicato del Contest. “Ma in una cupa inversione del familiare, vediamo che il bambino che tiene stretto è un cadavere, avvolto in un sudario. È un momento tranquillo di intenso dolore. La donna indossa un velo e ha la testa chinata. Non possiamo vedere chi sia né sapere nulla sul bambino, nemmeno se è maschio o femmina”. Il bambino è uno dei tanti che hanno perso la vita nella guerra tra Israele e Hamas. La maggior parte ha nomi che non conosceremo – prosegue la nota – la cui morte scatenerà una vita di dolore per i familiari che non incontreremo mai”. Secondo l’UNICEF, nel 21° secolo, una media di quasi 20 bambini al giorno sono stati uccisi o deturpati nelle guerre in tutto il mondo.

L’importanza del Concorso

Dai conflitti devastanti e gli sconvolgimenti politici alla crisi climatica e al passaggio sicuro dei migranti, i lavori pluripremiati documentano alcune delle questioni più urgenti che il mondo deve affrontare oggi. Così, riunendo storie importanti, la selezione incoraggia una maggiore comprensione e consapevolezza degli eventi attuali, oltre a rammentare la necessità di libertà di stampa in tutti gli angoli del mondo. “I lavori finali selezionati sono un arazzo del nostro mondo di oggi, incentrato su immagini che crediamo siano state realizzate con rispetto e integrità, che possono parlare universalmente e risuonare ben oltre le loro origini”, ha affermato Fiona Shields, presidente della giuria globale del Concorso 2024, responsabile della fotografia presso The Guardian. “Questa è un’opportunità per applaudire il lavoro dei giornalisti e dei fotografi documentaristi di tutto il mondo – ha sottolineato la giurista – realizzato con coraggio, intelligenza e ingegnosità e per amplificare l’importanza delle storie che raccontano, spesso in circostanze inimmaginabili”.

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