Uno dei frutti esotici più esportati al mondo, dai fattori nutritivi elevati e soprattutto il cui prezzo oggi è ancora accessibile, rischia di diventare sempre più costoso. Si tratta della banana Cavendish, la varietà più diffusa sui mercati globali. Esperti del settore prevedono che questo tipo di frutta diventerà sempre più cara a causa della malattia di Panama, un’infezione causata dal Fusarium tropical race 4 (TR4), un fungo che uccide i banani, bloccando il sistema vascolare della pianta. Secondo i dati di Altromercato, ogni anno vengono prodotte circa 105 milioni di tonnellate di banane in 150 paesi del mondo. In Italia si importano 600 mila tonnellate di banane l’anno con un consumo pro capite di 10,5 kg, 60 frutti per persona. Inoltre, come evidenziato dalla FAO, le banane e i platani sono colture importanti per la sicurezza alimentare di 400 milioni di persone e una fonte di reddito vitale in molti paesi in via di sviluppo.
I cambiamenti climatici
La malattia è stata originariamente individuata in Indonesia ma si è diffusa in Africa, approdando nel 2019 in America Latina e distruggendo intere piantagioni. Questo, combinato con gli effetti del cambiamento climatico e dell’aumento dei costi di fertilizzanti, energia e trasporti, minaccerebbe la sostenibilità dell’industria delle banane. Pascal Liu, economista della FAO (Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha spiegato come i cambiamenti climatici rappresentano una “enorme minaccia” per l’approvvigionamento di banane. “Eventi climatici estremi e aumento della temperatura compromettono i raccolti, distruggono le piante e favoriscono il diffondersi di malattie” ha detto Liu.“Sappiamo che le spore di questo fungo sono estremamente resistenti – ha sottolineato – e possono diffondersi tramite inondazioni o forti venti, quindi, questo tipo di fenomeni rende più veloce l’espandersi della malattia rispetto a quanto avverrebbe in condizioni meteorologiche nella norma; una volta che il Fusarium (TR4) è nella piantagione non è possibile liberarsene, non esiste un metodo di controllo e in pratica è necessario bruciare la piantagione e spostare la produzione altrove”.
World Banana Forum della FAO
Come detto, le banane sono il frutto più commerciabile al mondo, ma la produzione e il commercio delle banane devono affrontare numerose sfide ambientali e sociali: cambiamento climatico, coltivazione intensiva e un uso massiccio di pesticidi sono stati alcuni dei temi discussi al 4° Congresso mondiale del “WBF” (World Banana Forum della FAO), tenutosi a Roma lo scorso marzo. Esistono 1.000 varietà di banane, ma solo la Cavendish è primariamente disponibile in commercio: per gli esperti la soluzione al problema è legata anche alla biodiversità. Durante il WBF, il direttore generale della FAO, Koo Dong-yu, ha chiesto “perché il mondo dipende da una sola varietà di banana quando ce ne sono più di 1.000”, suggerendo l’importanza di cambiare e aggiungendo che “siamo tutti parte del problema”. Per Koo Dong-yu l’obiettivo futuro è rendere la produzione e l’import-export delle banane più sostenibili. In merito all’impiego massiccio di pesticidi, uno dei principali dilemmi associati all’industria tradizionale delle banane, Koo Dong-yu ha sottolineato l’importanza di rendere obbligatoria la certificazione di qualità per l’industria”.