Un ex consigliere governativo australiano è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale nei confronti di una collega. Bruce Lehrmann, ex membro dello staff di un pregresso esecutivo, aveva citato in giudizio il network australiano Network Ten per aver trasmesso un’intervista alla sua accusatrice, Brittany Higgins, nel 2021. Il giudice Michael Lee della Corte Federale ha dichiarato di aver ritenuto Lehrmann responsabile della violenza su Higgins basandosi sul criterio dell'”equilibrio delle probabilità”, tipico dei procedimenti civili, anziché sul “oltre ogni ragionevole dubbio” dei procedimenti penali. Lehrmann era stato inizialmente incriminato per aver violentato Higgins in un ufficio governativo a Canberra nel 2019. Sebbene l’intervista di Network Ten non lo menzionasse esplicitamente, il giudice ha stabilito che egli fosse stato identificato per mezzo di altri particolari rivelati nel programma. Un precedente processo penale era fallito nel 2022 a seguito della scoperta che un giurato aveva condotto indagini personali sul caso, e un successivo tentativo di processo è stato abbandonato per le preoccupazioni sulla salute mentale di Higgins.
Le leggi
Il processo ha messo in luce le leggi australiane sulla diffamazione, che non includono disposizioni esplicite sulla libertà di espressione nella costituzione del paese. Network Ten ha accolto la sentenza come un “trionfo della verità”. Il caso ha coinvolto anche due grandi organizzazioni mediatiche australiane, dopo che Higgins aveva scelto di rinunciare al suo anonimato durante il processo penale iniziale, concedendo un’intervista a Network Ten sulla sua esperienza. Durante il processo per diffamazione, sono emersi dettagli inquietanti su come i produttori di Seven, una rete televisiva concorrente, avessero speso notevoli somme in droga e prostitute cercando di ottenere un’intervista esclusiva con Lehrmann.