lunedì, 18 Novembre, 2024
Economia

Commissione allerta rapida prezzi: sui prodotti alimentari rincari astronomici dal 2019

Lo scorso 9 aprile presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le associazioni Adoc, Assoutenti e Federconsumatori, in rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti), hanno preso parte alla Commissione di allerta rapida sui prezzi. Nel corso della riunione sono stati presentati i dati BMTI, ISMEA e ISTAT sull’andamento dei costi all’origine e al dettaglio di un paniere di prodotti alimentari. “I dati emersi sono preoccupanti – ha dichiarato l’Assoutenti, sottolineando – come tali elementi attestano che i prodotti più acquistati dalle famiglie italiane abbiano subito, negli ultimi anni, forti incrementi, solo in minima parte giustificati dagli andamenti dei costi della materia prima, degli imballaggi e delle lavorazioni, mentre i prezzi di energia e carburanti, che hanno fortemente inciso sugli aumenti nel medio lungo-periodo e sui picchi registrati l’anno scorso, singolarmente non determinano l’effetto inverso quando diminuiscono. Nel medio-lungo periodo, anche quando gli incrementi dei costi delle materie prime e dei costi di produzione si sono arrestati, i prezzi al consumo sono rimasti, nella migliore delle ipotesi, stabili, ma in molti casi hanno continuato la loro corsa al rialzo”.

Aumento anche delle rinunce e dei sacrifici

In base ai dati illustrati alla Commissione, nel periodo febbraio 2019-febbraio 2024, i prezzi al dettaglio dell’olio extravergine d’oliva sono rincarati in Italia dell’81,1%, la pasta secca è aumentata del 35,6%, le uova del 25,7%, la passata di pomodoro del 41,9%, le mele del 21,1% e il latte fresco del 21,5%. “Un andamento che ci deve far riflettere – evidenzia Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori – nonostante, infatti, non vi siano più le condizioni che hanno provocato il rialzo dei listini al dettaglio, i prezzi dei prodotti alimentari non sono tornati ai livelli precedenti. Tale tendenza, in assenza di una adeguata crescita dei redditi fissi, stipendi e pensioni, che sono invece rimasti inspiegabilmente fermi, non ha fatto altro che determinare un progressivo impoverimento delle famiglie, una contrazione del loro potere di acquisto, un aumento delle rinunce e dei sacrifici sul fronte dei consumi, arrivando ad intaccare settori fondamentali quali la salute, oltre che causare danni alla crescita economica complessiva e al mercato interno”.

Necessario istituire

Osservatori territoriali anti-inflazione Inoltre, Anna Rea, presidente Adoc, sottolinea l’importanza di “adottare misure strutturali di riduzione dei prezzi dei beni energetici e dei carburanti, che condizionano i costi di produzione e di distribuzione delle merci, agendo sui sistemi di regolazione pubblici e sugli oneri fiscali e parafiscali che li appesantiscono, perché i loro aumenti incidono fortemente sui prezzi al dettaglio dei beni di largo consumo”. Infine, il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso afferma: “I prezzi devono scendere senza se e senza, perché la mancata riduzione configura una intollerabile speculazione a danno delle famiglie, trattandosi di beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno. Per questo – conclude Melluso – nel ringraziare il Garante dei prezzi per il lavoro svolto sulla trasparenza della filiera, ribadiamo la necessità di istituire Osservatori territoriali anti-inflazione presso tutte le Prefetture, con il compito sia di monitorare in tempo reale l’andamento dei listini sia di segnalare con immediatezza anomalie e criticità”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

L’influenza aviaria limita la fornitura: aumentano i prezzi delle uova

Paolo Fruncillo

Redditi bassi e prezzi in salita. Bella (Confcommercio): ma l’Italia è in movimento molti segnali restano positivi

Paolo Fruncillo

Torneranno i prezzi ruggenti?

Massimo Intropido

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.