Si è svolta presso la Camera dei deputati, la conferenza stampa dal titolo “Parlamento: Digitale e tecnologia”, in cui è stato presentato il Gruppo Interparlamentare per il digitale. L’evento ha rappresentato un’opportunità per discutere di inclusione digitale e tecnologie emergenti, nonché per definire strategie idonee ad affrontare le sfide emerse con la trasformazione digitale. L’evento si è tenuto su iniziativa di Naike Gruppioni. Sono intervenuti i Coordinatori, Maurizio Tarricone ed Ezio Stellato. “L’istituzione dell’Gruppo Interparlamentare sul Digitale rappresenta un passo importante, l’inizio di un percorso condiviso verso il futuro digitale del nostro Paese. Il gruppo nasce dalla consapevolezza del ruolo centrale che la tecnologia digitale gioca nello sviluppo contemporaneo e dei necessari obiettivi che essa ci pone: da un lato, facilitare l’adozione di tecnologie avanzate per promuovere l’innovazione e migliorare la vita dei cittadini. Dall’altro, rendere l’automazione delle attività manuali una realtà in grado di garantire efficienza e trasparenza”, ha dichiarato Naike Gruppioni, fondatrice dell’Intergruppo Parlamentare per il Digitale.
Ricerca e sviluppo
“Affronteremo insieme la sfida di incoraggiare lo sviluppo e la ricerca, collaborando con esperti del settore per trovare soluzioni adeguate. Insieme, possiamo affrontare e superare queste sfide, navigando con successo verso il futuro digitale del nostro paese”, ha aggiunto. “Siamo qui per un motivo che va oltre quelle che sono le ideologie politiche. Stiamo parlando del presente e del futuro del nostro Paese. Abbiamo l’opportunità con la nascita di questo intergruppo di allineare l’Italia con le altre nazioni. Siamo sempre stati precursori in ambito tecnologico. Ma a quanto pare oggi siamo rimasti un po’ indietro. Abbiamo inventato i computer, i microchip. Eppure, secondo le statistiche pare che il 22% delle famiglie italiane non abbia a disposizione un computer. Si tratta di una situazione paradossale. In più abbiamo molte sfide dinnanzi che si possono considerare delle degli ostacoli ma non barriere insormontabili. la burocrazia che ci appesantisce, gli sprechi che drenano le nostre risorse, basti vedere il costo della burocrazia italiana che ammonta a più o meno a 220 miliardi l’anno. C’è bisogno di tecnici e di esperti. Il Governo sembra stia muovendo nella direzione giusta in modo rapido, soprattutto dal punto di vista normativo”, ha spiegato Maurizio Tarricone, Coordinatore dell’Intergruppo parlamentare e Segretario Generale di Federazione Italia.
Serve un “educazione digitale”
“Il Parlamento ha individuato la necessità di costituire questo gruppo e ha trovato in Naike Gruppioni la persona adatta per portare l’innovazione vera. Dal gruppo interparlamentare emergono le parole chiave, ossia che il digitale sia strumento e che il digitale debba migliorare la vita. Ma ci vuole l’educazione digitale. Perché il digitale ha favorito qualche imprenditore, che ha dematerializzato completamente la sua attività, consentendogli di lavorare in Smart working, portando innovazione nell’ambito del lavoro con i nuovi contratti. Il digitale ha influito tanto anche nei processi informatici. Ma il problema è che poi ci sono degli scostamenti netti. Il Decreto-legge Semplificazioni parlava di migliorare il processo digitale dei Comuni ma, come è noto, in alcuni Comuni italiani non c’è internet. Questa Commissione ha dunque l’obiettivo di migliorare l’adattamento al mondo digitale di ognuno di noi. Perché il digitale è presente nelle nostre famiglie, nell’educazione dei figli, nella sicurezza, nell’industria. Ma lo si consideri uno strumento e non una sostituzione delle attività umane”, ha dichiarato dichiarato da Ezio Stellato, Coordinatore ed Advisor Economia e Fisco dell’Istituto Milton Friedman.