Secondo uno studio di Federmotorizzazione Confcommercio nei primi tre mesi del 2024 il mercato automobilistico italiano ha registrato una crescita significativa delle immatricolazioni, con un aumento del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, raggiungendo quota 432.000 autovetture. Ma a marzo si è registrato un rallentamento, interrompendo una serie di diciannove mesi consecutivi di risultati positivi. Un dato che desta preoccupazione riguarda le immatricolazioni di auto elettriche e ibride ‘alla spina’. Nel primo trimestre dell’anno, solo 35.568 vetture di questo tipo sono state immatricolate, rappresentando una quota complessiva dell’8,2%. Questo segmento è stato trascinato al ribasso dal calo delle auto elettriche pure, che hanno registrato una quota inferiore al 4%, attestandosi al 3,8%.
Il mercato sembra quindi continuare a non premiare l’auto elettrica ricaricabile. Un’analisi più approfondita rivela che la richiesta di incentivi per le vetture elettriche è rimasta limitata, mentre quelli destinati alle auto meno inquinanti a combustione interna sono stati esauriti rapidamente. Un fenomeno, questo, che sembra essere guidato da diversi fattori, tra cui il prezzo più elevato delle auto elettriche rispetto a quelle tradizionali a combustione, le incertezze legate alla tecnologia delle batterie e la scarsa infrastruttura di ricarica nel Paese.
Concetto di mobilità
Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione Confcommercio, commenta questa tendenza sottolineando come l’auto elettrica abbia cambiato radicalmente il concetto di mobilità, costringendo gli utenti a pianificare i loro viaggi in base alle soste necessarie per la ricarica. Questo, secondo Buongiardino, limita la libertà di movimento che l’automobile ha sempre rappresentato. Il Presidente invita quindi a trovare una “via italiana” verso la decarbonizzazione, sfruttando altre tecnologie come le prossime vetture Euro 7 e i nuovi carburanti a basso impatto ambientale. Auspica inoltre maggiori fondi da parte del governo per le auto ibride ed endotermiche di ultima generazione, al fine di rinnovare il parco auto e migliorare la qualità dell’aria.
Infine, Buongiardino sottolinea che anche in altri Paesi europei come la Germania si sta assistendo a un cambiamento di rotta riguardo agli incentivi per le auto elettriche. Si inizia a discutere di incentivi alla rottamazione anche senza necessità di acquisto o sostituzione con auto usate meno inquinanti. Questa evoluzione del mercato evidenzia la necessità di una strategia più ampia e diversificata nella transizione verso una mobilità più sostenibile.