L’Italia è convinta della necessità di un partenariato sempre crescente tra Africa ed Europa, che non può prescindere dal tema energetico e della formazione. Con un occhio al clima. Anche ieri, nel corso del suo viaggio in Africa che lo ha visto nuovamente presente in mattinata in Costa d’Avorio, ad Abidjan, il Presidente della Repubblica è tornato a parlare dell’importanza di un lavoro di cooperazione tra i due Paesi, esprimendo il massimo apprezzamento per il successo della collaborazione tra Eni e Petroci, “un segno della collaborazione tra la Costa d’Avorio e l’Italia”.
La visita al giacimento Eni
La visita alla Stazione a Terra del giacimento di Baleine ha rappresentato una delle ultime tappe in questo territorio del Capo dello Stato: “È una collaborazione che nasce dall’amicizia profonda che lega i nostri Paesi e i nostri popoli”, ha aggiunto, sottolineando il potenziale di crescita delle forme di collaborazione e di aiuto reciproco tra le due nazioni su sfide cruciali, tra cui quella energetica che è appunto “tra queste sfide e viene affrontata non soltanto con successo nella definizione dell’utilizzazione di questi grandi giacimenti che consentiranno alla Costa d’Avorio di essere protagonista nel continente africano dell’approvvigionamento energetico. Ma anche perché consente una utilizzazione compatibile con le esigenze climatiche, che sono un problema che viene affrontato responsabilmente, con queste tecnologie, e che sta a cuore ai nostri Paesi, alla Costa d’Avorio e all’Italia”.
Il progetto Baleine contribuisce ad assicurare alla popolazione l’accesso all’energia e rafforza la posizione della Costa d’Avorio come hub energetico regionale. Si tratta del primo progetto di sviluppo a zero emissioni nette Upstream in Africa: le emissioni degli impianti di produzione sono minimizzate utilizzando le migliori tecnologie disponibili e quelle residue sono compensate facendo leva su iniziative innovative.
A favore dell’istruzione
La visita del Presidente Mattarella è poi proseguita nel plesso scolastico di Vridi, situato nel municipio di Port-Bouët, ristrutturato da Eni in collaborazione con il Ministero dell’Educazione Nazionale e dell’Alfabetizzazione della Costa d’Avorio. Questa iniziativa è parte di un progetto di supporto all’accesso all’istruzione che coinvolge 20 scuole pubbliche, a beneficio di circa 8.500 studenti e 150 insegnanti. “Voglioesprimere parole d’elogio all’Eni per l’impegno in queste iniziative, non soltanto perché preziose, ma anche perché lancianoun messaggio di come, dal mondo dell’economia, in un settore così trainante, quello dell’approvvigionamento energetico, si presta attenzione ai risvolti sociali, alla vita sociale del Paese in cui si opera. Questo è un grande messaggio sui veri fini dell’economia e delle attività economiche”, le sue parole dopo aver visitato il plesso.
Nel tardo pomeriggio di ieri Mattarella ha lasciato la Costa d’Avorio, destinazione Accra. Questa mattina sarà ricevuto, alla Jubilee House, dal Presidente della Repubblica del Ghana, Nana Akufo-Addo. Successivamente deporrà una corona al Memoriale di Kwame Nkrumah, ex-Presidente della Repubblica del Ghana. Domani il rientro a Roma, non prima di aver visitato il Centro di Formazione Don Bosco di Ashaiman e la Nave Bettica al Porto di Tema.