domenica, 8 Settembre, 2024
Salute

Salute: da Enea un progetto per ridurre l’esposizione dei pazienti ai raggi X

Un nuovo progetto di ricerca, denominato TraMeXi e sostenuto dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), si propone di migliorare la misurazione della dose di radiazioni ionizzanti artificiali, utilizzate comunemente in radiologia, al fine di ridurre i rischi per la salute dei pazienti. Questo sforzo è parte integrante degli sforzi per ottemperare alla direttiva europea 2013/59/Euratom, che stabilisce criteri rigorosi per la valutazione e l’ottimizzazione delle dosi di radiazioni.

Il progetto TraMeXi, finanziato nell’ambito dell’European Partnership for Metrology, che fa parte del Programma Horizon Europe, mira a fornire procedure standardizzate per la calibrazione e la misurazione delle dosi di radiazioni. Queste nuove direttive non solo favoriranno l’aggiornamento dei protocolli e delle linee guida, ma contribuiranno anche all’elaborazione di regolamenti più stringenti per garantire una maggiore sicurezza nei reparti di radiologia delle strutture sanitarie.

Massimo Pinto, responsabile del progetto presso l’ENEA, insieme ad Alessia Ciccotelli dell’Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti (NUC-INMRI), sottolinea l’importanza dei risultati attesi dal progetto: “I risultati del progetto creeranno una nuova base per la dosimetria dell’imaging a raggi X, tracciata, accurata e più sicura”.

Istituti europei

Il recente meeting di TraMeXI, ospitato a Roma presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, ha visto la partecipazione di vari istituti europei coinvolti nel progetto. Durante l’incontro sono stati analizzati i risultati dei sondaggi condotti negli ospedali e nei centri di taratura, identificando una serie di campi di radiazioni rilevanti per l’imaging medico e un set di dosimetri commerciali utilizzati. Questi dati forniranno la base per il lavoro sperimentale nei laboratori degli istituti partecipanti. Un aspetto cruciale del progetto è il confronto tra le tecniche di misurazione utilizzate nei laboratori di taratura e quelle applicate in contesti clinici reali, come la diagnostica radiologica pediatrica. Questo confronto permette di comprendere le sfide specifiche che sorgono quando si trasferiscono i metodi di misurazione dai laboratori ai reparti ospedalieri, tenendo conto delle differenze nei campi di radiazioni utilizzati.

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