Visibilmente emozionato, accolto dai calorosi applausi del pubblico, così Massimo Romeo Piparo è salito sul palco del Sistina per la prima di Jesus Christ superstar, per festeggiare i trent’anni del musical e i dieci anni di direzione al Sistina. Definito, a ragione, genio visionario, Piparo ha salutato pubblico, cast e collaboratori con queste parole:” un ringraziamento speciale va ai miei genitori, che mi dissero – sogna ragazzo, sogna- quando appena ventiseienne lasciai la carriera di attore per intraprendere quella di regista. Il mio grazie va a tutti i collaboratori e le figure che danno vita al Sistina.” . Dopo aver invitato sul palco il grande Ted Neeley, volto storico del film e del musical, Piparo ha raccontato la genesi di una collaborazione che sarebbe dovuta durare quattro settimane e che invece ha condotto il protagonista in una tournée in tutta Europa durata dieci anni. Con Jesus Christ superstar, siamo di fronte a mezzo secolo di “pura gloria” e 30 anni della avanguardistica regia firmata da Massimo Romeo Piparo, in una duplice celebrazione dell’ “Opera Rock più amata di tutti i tempi”: è l’emozionante ritorno in Italia, solo a Milano e Roma, del “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, per i tantissimi appassionati di questo storico titolo. Dal 7 al 17 marzo il musical è stato protagonista sul palco del nuovissimo Sistina Chapiteau di Milano, e poi dal 20 marzo è al Teatro Sistina di Roma, dove resterà fino al 7 aprile con un cast straordinario: la popstar internazionale Anggun (tre dischi di platino con la popolarissima hit Snow on the Sahara) che interpreta-con la sua suadente voce e quell’aspetto orientale che tanto ricorda l’attrice originale del film Yvonne Elliman- il ruolo di Maria Maddalena; a vestire per la prima volta i panni di Gesù sarà Lorenzo Licitra, che ha ricevuto il testimone del mitico ruolo direttamente da Ted Neeley, indimenticato protagonista del celebre film del 1973. Una vera e propria “consacrazione” e un grande onore per il 33enne cantautore e performer siciliano, già vincitore di X-Factor nel 2017, che con la sua possente voce tenorile saprà conquistare un’eredità così importante. Con l’immancabile Orchestra dal vivo- posizionata a vista sul palco girevole- diretta dal M° Emanuele Friello e un nutrito cast di performer, sul palco di questo “Superstar dei record” è presente un altro grande interprete, Feisal Bonciani, che nel ruolo di Giuda tanto rievoca l’indimenticato Carl Anderson e già tanto amato e applaudito nelle ultime edizioni; altra grande presenza è quella di Frankie hi-nrg mc, uno dei precursori del rap italiano, nel ruolo di Erode, che interpreta la prima versione del famoso brano in chiave hip-hop, arrangiamento molto apprezzato dai più giovani.
Durante lo spettacolo Licitra ha dimostrato di saper essere all’altezza dell’incoronazione di nuovo Jesus Christ, con una presenza scenica efficace, potente, perfettamente coerente con la sua voce. Licitra si distingue anche per le spiccate doti attoriali, mentre Anggun, nell’interpretazione di Maddalena, è semplicemente sublime, senza nessun rigurgito divistico, capace anzi di incarnare l’amore della Maddalena con un’umiltà che colpisce. L’Erode di Frankie hi-nrg mc, è sicuramente al passo con i tempi e con lo stile dell’artista, che ben rende sul palco l’ipertrofia di un potere materiale che tenta di ridicolizzare ciò che gli fa tremare i polsi. Tutto il cast ha dato comunque prova di eccellenza, sia dal punto di vista canoro che performativo.
Ho trovato la scenografia meravigliosa, in senso letterale, capace di creare suggestioni e ambientazioni con un’agilità espressiva rara, grazie anche alla grande idea di trasformare il concetto di colonna, che qui passa dalla staticità del granito alla fluidità del divenire dato dalle immagini: un vero e proprio passaggio di materia, che non solo incarna un messaggio profondo, facendosi emblema dello scorrere dei tempi e delle scene, ma che crea una soluzione visiva di rata bellezza. La soluzione della pedana rotante, che sostiene orchestra e scenografia, è una felice citazione che merita menzione: Max Reinardt, il 31 maggio 1933, nel Giardino di Boboli a Firenze mette in scena “Sogno di una notte di mezza estate” sulle musiche di Mendelssohn, utilizzando una pedana rotante per fare fluire ininterrottamente lo spettacolo senza cambi di scena.
In questa opera di straordinario successo, che racconta in chiave rock la passione di Cristo, la volontà di raccontare e richiamare il pubblico alle questioni contingenti non è un vezzo, ma un impegno preciso, che viene espresso con la stessa forza narrativa della storia di Cristo: le immagini di tragedie contemporanee si inscrivono nel momento dell’agonia del protagonista, come altri chiodi di croce che affliggono la carne e straziano il cuore. Particolarmente apprezzato e giusto è il messaggio di pace e di unione che chiude il percorso affidato alle immagini proiettate.
Considerato un vero e proprio fenomeno internazionale, il “Jesus Christ Superstar” firmato da Piparo prosegue dunque il suo lungo, incredibile, appassionante cammino: era il marzo del 1994 quando il regista guidò la prima rappresentazione italiana del titolo più famoso tra le opere rock, cambiando per sempre la Storia del musical italiano. Dopo esattamente 30 anni ininterrotti di repliche in Italia (fermato solo durante il periodo del Covid-19, il titolo è sempre stato programmato in ogni stagione teatrale e applaudito da oltre 2,5 milioni di spettatori) e dopo il trionfale tour europeo tra il 2016 e 2020, lo show torna in scena fino al giorno di Pasqua, domenica 31 marzo 2024.
“Non capita mai di poter replicare così a lungo un titolo. Ogni volta sembra essere l’ultima ma poi…il miracolo si ripete: Jesus Christ Superstar alza ancora e ancora il suo sipario per rinnovare un rito che ormai rasenta il “mistico”. Generazioni intere sono passate in sala e oggi ritrovo persone di trent’anni che mi dicono “ero nella pancia di mamma quando lei venne a vedere questo spettacolo e oggi sto portando i miei bambini”, afferma Massimo Romeo Piparo. “Ecco questo è JCS: un’eredità che ognuno tramanda alle generazioni successive, -prosegue- un dono che si fa a chi si vuol bene ma soprattutto un dono a sé stessi, perché ciò che questa versione di JCS riesce a trasmettere da trent’anni è davvero unico e irripetibile. Sono così fiero poi di avere al mio fianco Ted Neeley che ben cinquant’anni or sono “inventò” il ruolo di Jesus e ce lo ha tramandato affinché lo si possa rappresentare nel mondo tributandogli il giusto omaggio: è proprio il caso di questa edizione, il passaggio di testimone -dopo ben dieci anni di presenza sul palco- al trentatreenne Lorenzo Licitra, importante voce italiana -scelta proprio insieme a Neeley- per aprire il nuovo corso di questa produzione. Quindi il rito si rinnova e guarda sempre al mondo della musica internazionale con la prestigiosa partecipazione di una delle voci femminili più affascinanti di sempre. Unico rammarico: dover rinnovare e aggiornare ad ogni edizione la sequenza delle immagini dei martìri del nostro tempo che da trent’anni proietto a tempo di musica durante le 39 frustate inferte a Cristo. Scena memorabile che 23 anni fa si concludeva con le torri gemelle mentre oggi quell’immagine è scivolata appena a metà lasciando il posto a tanti altri drammi che confermano quanto il martirio di Cristo per redimere l’umanità in fondo non abbia affatto centrato la propria missione: Ucraina, Gaza, Navalny… le ultime drammatiche immagini. E tristemente non finirà qui. Hosanna.”
Ancora immutabile l’impatto che questa storia ha, oggi come ieri, sugli spettatori, grazie a valori positivi come la pace, il dialogo, la spiritualità, l’umanità da riscoprire: questo show è un gioiello che non subisce i segni del tempo, ma che al contrario trova sempre intrecci e nuove relazioni con il mondo presente, portando il pubblico a emozionarsi e a riflettere. L’allestimento spettacolare, la musica rock in stile anni ’70, il messaggio rivoluzionario di fratellanza attraverso il racconto della passione di un uomo-simbolo come Gesù -ora più che mai attuale- fanno di “Jesus Christ Superstar” un concentrato di bellezza ed energia che supera ogni confine e entusiasma il pubblico di tutte le età.
Premiata costantemente dal pubblico e dalla critica, l’opera di Piparo ha vinto anche il prestigioso Musical World Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell’ambito del musical, come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016. E’ stato rappresentato, oltre che in Italia, in Olanda, Spagna, Belgio, Bulgaria, Svizzera, Germania. ma soprattutto ha compiuto il “miracolo” di riunire sulle scene italiane ed europee (memorabili, tra le altre, le repliche sold out all’Arena di Verona e all’Ahoy di Rotterdam) i protagonisti originali del film cult del 1973: Carl Anderson-Giuda, Ted Neeley-Gesù, Yvonne Elliman-Maddalena e Barry Dennen-Pilato.
JESUS CHRIST SUPERSTAR
Di Andrew Llody Webber e Tim Rice
Regia di Massimo Romeo Piparo
Prodotto da PeepArrow Entertainment
Su licenza esclusiva The Really Useful Group – London
TEAM CREATIVO
Emanuele Friello Direzione Musicale
Teresa Caruso Scene
Cecilia Betona Costumi
Roberto Croce Coreografie
Daniele Ceprani Luci
Stefano Gorini Suono
Con Lorenzo Licitra nel ruolo di Gesù
con la partecipazione straordinaria di Anggun nel ruolo di Maria Maddalena
Frankie hi-nrg mc nel ruolo di Erode
Feisal Bonciani / Giuda
E con:
Giorgio Adamo/ Simone
Paride Acacia – Mattia Braghero / Hannas
Claudio Compagno / Pilato
Francesco Mastroianni / Caifa
Gianluca Pilla / Pietro
Ensemble:
Gabriele Aulisio
Simone Giovannini
Daniel Guidi (fuoco e trampoli)
Francesca Iannì
Cristina La Gioia
Sebastiano Lo Casto
Rossella Lubrino
Simone Nocerino
Viola Oroccini
Gianluca Pilla
Simone Ragozzino
Pierpaolo Scida
Sara Telch – capo balletto
Rossana Vassallo
Orchestra
Emanuele Friello – Direzione e tastiera 1
Federico Zylka/Enrico Scopa – tastiera 2
Simone Gianlorenzi – chitarra 1
Alex Massari – chitarra 2
Pino Saracini – basso
Stefano Falcone – batteria
Andrea Di Pilla – tromba
Gabriele Gregori – corno francese