La pace è un valore fondamentale per l’umanità.
La sua invocazione non può ridursi a vuota retorica.
Non può diventare un alibi per mettere a posto le nostre coscienze.
Non può essere una fuga dalle realtà e dalla ragione.
Non può essere strumentalizzata per raccattare voti e seggi nei parlamenti.
Non esiste una pace qualsiasi o a qualsiasi costo.
Non esiste una pace sulla pelle degli altri.
Esiste la pace dei giusti, spesso vittime, per cui ci si deve battere senza alcuna paura.
Esiste la finta pace dei prepotenti che vogliono solo imporre la loro volontà violando le regole del diritto internazionale e avvelenando le menti con la propaganda e contro cui bisogna reagire con fermezza e senza scendere a compromessi.
Oggi più che mai serve una cultura moderna della pace.
Essa deve basarsi su solide convinzioni, su informazioni corrette, su analisi attente e sul rifiuto dell’ipocrisia
Una moderna cultura della pace deve diffondersi nei popoli e deve diventare un muro contro le volontà di classi dirigenti guerrafondaie allucinate dal loro delirio di onnipotenza e dalla volontà di conservare il potere scatenando guerre.
Le democrazie hanno un dovere particolare nella difesa della pace.
Esse godono del valore supremo della libertà e devono evitare che altri popoli la libertà venga tolta con le guerre.
Per questo non possono limitarsi a enunciazioni di principio ma devono capire quali sono le condizioni politiche economiche e militari perché la pace non sia violata o possa essere ripristinata.
Non ci può essere cultura della pace se c’è ignoranza della storia e dei perché gli uomini da sempre sia siano dilaniati con le guerre.
Molte nuove discipline possono oggi contribuire a sviluppare una moderna idea della pace, più consapevole, meno effimera e superficiale
La geopolitica aiuta a capire le dinamiche che spingono Paesi, quasi sempre dittatoriali , a scatenare le guerre e a individuare quali possono essere i difficili sentieri della pace.
Per costruire la pace non basta avere un’anima bella.