Il turismo italiano si prepara ad accogliere una Pasqua in crescita, con previsioni che indicano oltre 7 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali dal 30 marzo al 2 aprile, registrando un aumento del +1,2% rispetto all’anno precedente. Ciò che spicca in particolare è il ruolo trainante delle presenze straniere, in crescita del +3,2% rispetto al 2023. Secondo un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti su un campione di 1.308 imprese italiane della ricettività, le previsioni sono complessivamente positive. Ma il confronto con il 2023 risulta difficile a causa della diversa collocazione del calendario di quest’anno. Le presenze italiane rappresenteranno il 51% del movimento totale durante le festività pasquali, mentre il restante 49% sarà costituito dalle presenze straniere. Mentre queste ultime mostrano un forte aumento, la domanda italiana registra una leggera flessione (-0,8%), attribuibile principalmente alla riduzione del potere d’acquisto che incide su budget e scelte di consumo.
Aree geografiche
L’analisi delle aree geografiche evidenzia variazioni significative del movimento. Le regioni del Nord Ovest prevedono un aumento del +1,8% (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro con il +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri). Le stime per le aree del Sud e Isole si attestano invece sul +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri), mentre per il Nord Est si prevede un aumento del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri). Le destinazioni più ambite saranno quelle caratterizzate dal patrimonio artistico e culturale delle città e centri d’arte e dei borghi, con un aumento stimato di presenze del +2,7%, seguite dalle località sciistiche di montagna con un +2,1%. Per le destinazioni dei laghi e della campagna si prevede un aumento rispettivamente del +1,1% e +0,3%, mentre si registra una leggera flessione per le località marine (-0,7%) e termali (-0,7%). Gli stranieri mostrano una preferenza per le città d’arte, le località di collina, i laghi e le montagne. Le principali nazionalità che contribuiranno a questo aumento sono i turisti tedeschi, francesi, svizzeri, belgi e statunitensi, oltre ad altri mercati in crescita come Paesi Bassi, Austria, Polonia, Paesi Arabi e Paesi del Sud America.
Performance in crescita
Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti, commenta: “Nonostante il difficile contesto internazionale, il turismo continua a segnare performance in crescita, con l’aumento di visitatori stranieri che compensa i segnali di stanchezza che arrivano dalla domanda italiana. Una dinamica che, da un lato, sottolinea le capacità ‘anticicliche’ del comparto, capace di crescere anche in una fase difficile. Dall’altro, però, conferma l’impatto negativo di questi due anni di corsa dei prezzi: sia per i consumatori, i cui budget sono ridotti dalla perdita del potere d’acquisto, sia per le imprese che, come le famiglie, hanno visto erodersi i margini a causa dell’aumento dei costi di gestione dell’attività. Elementi di incertezza da monitorare con attenzione, visto il ruolo fondamentale che il turismo svolge per l’intera economia italiana”.