giovedì, 21 Novembre, 2024
Politica

Il governo e il grimaldello delle elezioni europee

Sopravviverà il Governo Meloni alle elezioni europee di giugno? La domanda non è senza fondamento. Ma è correlata ad un’altra: può l’Italia non fare parte della maggioranza che governerà l’Europa per i prossimi 5 anni?

Salvini, nelle prossime urne, si gioca il tutto per tutto: aveva il 34% nel 2019, oggi viaggia intorno ad uno scarso 8%. Deve fare l’impossibile per non arretrare neanche di un decimale altrimenti il suo destino politico sarà segnato. Per riguadagnare terreno lancia una sfida agli alleati Meloni e Tajani: in Europa dobbiamo stare insieme così come stiamo insieme in Italia, altrimenti si crea un problema. In pratica, Salvini non vuole che Forza Italia e Fratelli d’Italia facciano parte di una maggioranza a Strasburgo diversa da quella del centrodestra. La sfida non sembra impensierire più di tanto gli altri due partner di governo.

Un’alleanza impossibile in Europa

Un conto è chiedere che nessun partito di questa maggioranza voti insieme alla sinistra in Europa, un altro conto è opporsi ad un eventuale accordo a due tra il Partito popolare europeo (Ppe), di cui fa parte Forza Italia, e il gruppo dei Conservatori riformisti (Ecr)in cui Fratelli d’Italia ha concrete speranze di poter essere la forza trainante. Salvini appartiene ad un’altra famiglia, quella di Identità e democrazia,(Id) che si colloca a destra degli amici di Giorgia Meloni. E sa benissimo che il Ppe non accetterebbe mai un’intesa con gli estremisti di destra tedeschi che stanno con lui e Le Pen. Quindi, l’ esclusione del gruppo di cui fa parte la Lega da un accordo Ppe-Ecr è inevitabile.

Salvini sospetta che Meloni e Tajani possano votare per il prossimo Presidente della Commissione insieme a Renew Europe il gruppo ispirato da Macron. E quindi si prepara a gridare al “tradimento” degli alleati che preferirebbero Macron a lui….

Impensabile un’Italia all’opposizione

In campagna elettorale l’argomento di Salvini può avere una certa efficacia sull’elettorato di centrodestra. Anche se quello che semina zizzania nella maggioranza italiana è proprio lui. Il leader della Lega non si rende conto che Meloni non è solo il capo di Fratelli d’Italia ma è il Presidente del Consiglio di un Paese fondatore dell’Europa che non può a cuor leggero restare fuori dalla maggioranza che governerà l’Ue per i prossimi 5 anni. Un’Italia all’opposizione della prossima Commissione perderebbe peso e complicherebbe molto la soluzione dei propri problemi, a partire dal rientro del debito e del deficit per finire al tema dell’immigrazione.

Salvini non ragiona come uomo di governo, ma come capo partito. Spera di riuscire a riprendersi un po’ dei tanti voti che Meloni gli ha sottratto. Se dovesse superare il 10% c’è da giurare che farà il diavolo a quattro e che punterà tutto sul ritorno di Trump alla Casa Bianca.In questa ipotesi, nella mente di Salvini, Washington potrebbe preferire lui a Meloni per la guida di un governo ”amico “ in Italia e quindi a Novembre potrebbe accadere di tutto.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Fisco, catasto e pensioni. Settimana difficile per il Governo

Maurizio Piccinino

Black Friday. Confesercenti: super sconti pre natalizi rilanciano il commercio. Ma negozi in presenza più tassati

Francesco Gentile

Ue e Usa. Torna l’amicizia  Nuovo patto di civiltà oltre l’economia

Anna La Rosa

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.