domenica, 17 Novembre, 2024
Attualità

Al Festival di Sanremo la parola “male” precipita e sale in classifica “quando”

Un’indagine di LegaCoop sui lemmi utilizzati nei testi delle canzoni

C’è una ricerca particolare sui testi del Festival di Sanremo; è quella promossa da Lega Coop sulle canzoni in gara che rivela come il “paroliere” ha sfornato tantissime sfumature linguistiche e tante novità. Mentre nel 2023 era stata Madame ad aggiudicarsi il primo posto in classifica con “Il bene nel male” (470 lemmi), nell’edizione di quest’anno il testo più lungo è di Dargen D’Amico, che, pur non superando Madame, spicca su tutti gli altri cantanti in gara con un’ “Onda Alta” fatta di ben 423 lemmi, seguito a distanza da Angelina Mango con “La noia” e Geolier con “I p’ me, tu p’ te”(rispettivamente al secondo e terzo posto con 380 e 375 lemmi). A chiudere la classifica è il duo Renga – Nek, in grado di raccontare a chi li ascolta quanto l’amore possa essere stupido con soli 159 lemmi.

Quando e Ancora

Rispetto allo scorso anno a cambiare oltre che il numero di cantanti in gara e la lunghezza delle canzoni sono anche le parole utilizzate, o quanto meno quelle che ricorrono con maggior frequenza nei testi delle canzoni: il “male” scende in un solo anno dal primo al trenunesimo posto, lasciando il vertice della classifica a “quando” (citata ben 54 volte, di cui oltre la metà nel solo testo “Sinceramente” di Annalisa), seguita da “ancora” (48 citazioni, più frequenti in “Ti muovi” di Diodato, “Finiscimi” di Sangiovanni e “Spettacolare” di Maninni), mentre al terzo posto con un ex-equo troviamo le parole “tutto”, “mai” e “boom” (36 citazioni). I cantanti in gara si domandano spesso “perché” (appena sotto il podio con 32 citazioni) e, come prevedibile, citano spesso l’“amore”.

Il mood è stato positivo

A rendere questo Festival un coinvolgente percorso attraverso le parole non è solo il numero di lemmi (circa 9mila in tutto) e la loro varietà ma anche la presenza di sentimenti spesso contrastanti, anche se, complessivamente, il mood positivo sembra prevalere su quello negativo: lì dove il “tutto” batte il “niente”, l’“amore” sovrasta l’”odio” e il “bene” vince sul “male”. Ma le sfumature sono tante e tali che è difficile, se non impossibile, trovare un filo conduttore…ogni canzone racconta una storia a sé ed ha una sua nuvola di parole che la differenzia da tutte le altre, di questa edizione e delle passate edizioni.

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