Secondo quanto emerge dalla ricerca condotta da Toluna per Culligan a livello globale, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2024, quasi 1 italiano su 2 non conosce le problematiche emergenti delle risorse idriche e dell’impatto che il clima e l’inquinamento possono avere sull’acqua potabile. Le prospettive non sono rassicuranti in quanto il divario di conoscenza su questa tematica è peggiorato rispetto al 2021. In Europa, la situazione non è migliore: la ricerca evidenzia una preoccupante perdita di consapevolezza riguardo all’acqua negli ultimi tre anni. Aree cruciali, come la conoscenza di PFAS e microplastiche e della loro potenziale presenza anche nell’acqua in bottiglia, oppure dei benefici dell’acqua addolcita nella gestione e manutenzione della casa, risultano particolarmente poco conosciute con una percentuale rispettivamente del 53%, 36%, e 47%.
Rischi per la salute umana
Questo scarso livello di conoscenza solleva gravi preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute umana. Sebbene il 50% dei partecipanti italiani si dimostri allarmato per l’inquinamento dell’acqua da bere, tanto in ambito domestico quanto nel fuori casa, in Europa la maggior parte del campione mostra una mancanza di sensibilità su tali questioni (51%), il 44% dimostra preoccupazione e il restante 5% è totalmente indifferente e non informato sul tema.Alla luce di queste evidenze, diventa imprescindibile che le persone approfondiscano la comprensione delle questioni legate all’acqua. I risultati dello studio enfatizzano, infatti, la necessità di intensificare le campagne di educazione e sensibilizzazione per ridurre il crescente divario di conoscenza, sottolineando l’importanza cruciale di una maggiore istruzione, consapevolezza e coinvolgimento della comunità. La Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo è un’opportunità per tornare a riflettere sull’importanza cruciale di questa risorsa per il nostro futuro. È un invito a considerare le sfide globali legate all’accesso all’acqua potabile e alla sua gestione sostenibile: attualmente 2,2 miliardi di persone nel mondo non dispongono di un servizio idrico adeguato, evidenziando la disuguaglianza nell’accesso a questa risorsa vitale.