Sono gli imprenditori Edoardo Garrone e Emanuele Orsini i due candidati che si contendono la presidenza di Confindustria. Lo ha comunicato la commissione di designazione, i cosiddetti “saggi”, in una lettera indirizzata ai presidenti dei soci effettivi dell’associazione e ai componenti del consiglio generale. Antonio Gozzi esce quindi dalla corsa per la presidenza. ”La nostra commissione – si legge nel documento – ha individuato all’unanimità in Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini i candidati chiamati ad illustrare il proprio programma nella riunione del consiglio generale del prossimo 21 marzo per il successivo voto di designazione, già in calendario per il prossimo 4 aprile”.
I “saggi”: espresso l’80% dei voti
”Dopo aver dichiarato conclusa la fase delle consultazioni abbiamo dedicato questi giorni ad una analisi di tutte le indicazioni di preferenza raccolte”, spiega la commissione di designazione. ”Abbiamo lavorato in stretto coordinamento con il collegio speciale dei probiviri confederale, al quale sono assegnate dallo statuto confederale specifiche funzioni di accompagnamento dei processi elettorali e di interpretazione della normativa interna, acquisendone il parere di piena conformità su alcuni passaggi procedurali che abbiamo posto in essere nonché puntuali valutazioni di merito sul rispetto dei comportamenti richiesti dallo statuto confederale che evidenzieremo nella nostra relazione della prossima settimana”. E poi ancora: “la nostra commissione ritiene necessario sottolineare che le sette giornate di consultazione hanno permesso di coprire l’intero territorio nazionale, in rappresentanza di circa l’80% dei voti assembleari e del 73% dei componenti del consiglio generale.”
Garrone e Orsini
Edoardo Garrone, è ligure, industriale dell’energia rinnovabile con Erg, presidente del gruppo editoriale Sole 24 Ore. Emanuele Orsini, è emiliano, è già vicepresidente di Confindustria, imprenditore nell’edilizia in legno con Sistem Costruzioni e nell’alimentare con Tino Prosciutti. Esce di scena il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, anch’egli ligure con Duferco: lo ha escluso dalle battute finali dellacompetizione elettorale il verdetto della commissione venuto a seguito delle consultazioni con le rappresentanze territoriali. Gozzi, comunque, ha raccolto del consenso che ora potrebbe essere importante per l’affermazione di uno dei due contendenti indicati dalla commissione dei saggi.
Prossima tappa 4 aprile
Un passaggio della lettera spiega che i saggi, in coordinamento con i probiviri, hanno fatto una verifica sulla correttezza di alcuni passaggi procedurali ma anche “puntuali valutazioni di merito sul rispetto dei comportamenti richiesti dallo statuto confederale”, valutazioni che verranno evidenziate – indicano – nella relazione che presenteranno la prossima settimana al consiglio generale. E’ un percorso, quello del vaglio delle candidature e del riscontro sul consenso per i candidati, che i saggi hanno svolto in uno scenario che dall’esterno è apparso estremamente frammentato. Ne hanno comunque ricavato un quadro ampio: gli incontri di consultazione, spiegano, “hanno permesso di coprire l’intero territorio nazionale, garantendo il massimo coinvolgimento del sistema associativo”. Il voto in consiglio generale, il 4 aprile, è quello cruciale: ne uscirà un solo nome, quello del presidente designato. Su quel nome si pronuncerà poi l’assemblea, il 23 maggio.