venerdì, 15 Novembre, 2024
Attualità

Il Marocco invia aiuti umanitari a Gaza

In qualità di presidente del Comitato Al Quds, Il re del Marocco Mohammed VI ha dato ordine di avviare un’operazione umanitaria con l’invio di aiuti alimentari, via terra, destinata alla popolazione palestinese di Gaza e alla città di Gerusalemme. Si legge in un comunicato del ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei marocchini residenti all’estero, che questi aiuti, inviati con l’inizio del mese del Ramadan, intervengono per alleviare le sofferenze delle popolazioni palestinesi, e in particolare delle categorie più vulnerabili. Gli aiuti per la popolazione di Gaza consistono in più di 40 tonnellate di generi alimentari, compresi i beni di prima necessità. Oltre agli aiuti istituzionali, distribuiti in particolare attraverso la Fondazione Mohammed V per la Solidarietà, Mohammed VI si è fatto carico, con fondi personali del Sovrano, di gran parte degli aiuti inviati, tra cui in particolare quelli destinati ai neonati e ai bambini piccoli, sottolinea la stessa fonte.

Pasti e cesti alimentari

Il ministero precisa che, dallo scoppio delle ostilità armate più di 5 mesi fa a Gaza, il Marocco è il primo paese a trasportare, attraverso questa via terrestre senza precedenti, i suoi aiuti umanitari che saranno consegnati direttamente alle popolazioni beneficiarie. Mohammed VI, come presidente del Comitato Al Quds, ha dato ordine all’Agenzia Bayt Mal Al Quds, affinché fornisca aiuti alimentari alle popolazioni di Gerusalemme. Verranno così distribuiti 2.000 cesti alimentari a beneficio di 2.000 famiglie di Gerusalemme e verranno serviti 1.000 pasti al giorno a beneficio dei palestinesi della città. L’aiuto prevede anche la fornitura di una sala di coordinamento dell’emergenza all’ospedale della città santa. Questa operazione umanitaria su vasta scala a beneficio delle popolazioni palestinesi conferma l’impegno e la preoccupazione del re Mohammed VI, a favore della Causa palestinese, conclude il comunicato. Questa iniziativa si inserisce in una lunga tradizione di solidarietà attiva e concreta con la causa palestinese.

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Redazione

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