mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Salute

Regione Marche attiva i numeri verdi per screening oncologici

In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, la Regione Marche, attraverso le Aziende Sanitarie Territoriali, ha attivato numeri verdi per fornire informazioni e dare la possibilità di accedere gratuitamente agli esami di screening oncologici. “In occasione della Giornata Mondiale della Donna è importante ricordare l’utilità della prevenzione e della diagnosi precoce per la tutela della loro salute. Oggi i tumori rappresentano la seconda causa di morte nelle donne e, sebbene nell’ultimo decennio si sia registrato un calo del numero di decessi, le patologie oncologiche femminili continuano a crescere pur essendo sempre più curabili”, sottolinea il vicepresidente con delega alla Sanità Filippo Saltamartini.

L’adesione ai programmi

La prevenzione resta la principale arma a disposizione e nel 40% dei casi fumo, alcol, obesità e sedentarietà minacciano la salute. Fondamentale è l’adesione ai programmi di screening, perché la diagnosi precoce permette di affrontare meglio la malattia allo stadio iniziale. La Regione Marche da anni ha attivato tre percorsi di screening: per il tumore alla mammella vengono effettuate mammografie con cadenza biennale a donne asintomatiche nella fascia di età 45-74 anni. Per la cervice uterina lo screening è rivolto alle donne tra 30 e 64 anni e prevede l’esecuzione dell’HPV test (identificazione del Papilloma Virus Umano, principale responsabile della patologia) ogni 5 anni; alle donne non vaccinate per HPV tra i 25 e i 29 anni viene offerto il Pap test ogni 3 anni.

Cure appropriate e tempestive

Lo screening per il tumore del colon-retto riguarda invece sia le donne che gli uomini tra i 50 e 69 anni, si effettua ogni due anni e consiste nella ricerca del sangue occulto nelle feci. I test di screening sono gratuiti per le fasce d’età interessate e le persone vengono chiamate tramite invito: fanno parte di un percorso di prenotazione dedicato, per cui il cittadino non deve contattare spontaneamente il CUP ma deve attendere la lettera di chiamata o rivolgersi alle segreterie di Screening per informazioni. “Si tratta di esami che permettono di individuare talvolta una malattia in una fase addirittura preclinica o i precursori della malattia. Grazie agli screening, ogni anno la sanità marchigiana salva la vita di tanti cittadini, garantendo cure appropriate e tempestive. I test seguono protocolli regionali che ne garantiscono qualità, uniformità ed equità di accesso. Ma il successo dipende dalla partecipazione e dal coinvolgimento attivo e sistematico di tutta la popolazione nell’età considerata a rischio di insorgenza tumori”, rimarca l’assessore.

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