mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Friuli Venezia-Giulia: sale a 560 euro l’importo riconosciuto per i titolari della ‘Carta famiglia’

Sale a 560 euro l’importo riconosciuto per ciascun figlio minore per i titolari di Carta famiglia residenti in Friuli-Venezia Giulia da più di 5 anni e viene innalzato da 30mila a 35mila il limite Isee per accedere al contributo. È quanto previsto dal nuovo regolamento di Dote Famiglia, la misura di sostegno alla natalità che riconosce un assegno annuale per coprire spese formative, culturali, turistiche o sportive a beneficio dei figli minori. Ad annunciare i contenuti del provvedimento è l’assessore regionale al Lavoro, istruzione, formazione, famiglia Alessia Rosolen dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale delle linee guida operative: “Dote Famiglia è uno strumento che ha avuto grande successo fin dal primo anno della sua attivazione – ha commentato Rosolen -. Per la copertura finanziaria della misura sono stati stanziati 74 milioni di euro nel triennio 2024 – 2026 (24 milioni nel 2024 e 25 milioni per ciascuna delle due annualità successive). Inoltre, con la legge di Stabilità, abbiamo innalzato il valore Isee da 30mila a 35 mila euro. Se pertanto, ad oggi, si registravano in regione circa 37mila possessori di Carta famiglia, stimiamo che potrebbero aggiungersene altri 5mila per effetto dell’innalzamento della soglia Isee”. La misura base della Dote famiglia è pari a 280 euro per ciascun figlio minore (con residenza in regione da meno di 5 anni), mentre raddoppia per i residenti da più di 5 anni, che sono la maggioranza della platea dei beneficiari.

Maggiorazione della quota fissa

È inoltre prevista una maggiorazione di una quota fissa pari a 100 euro se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità. Può richiedere Dote famiglia il titolare di Carta Famiglia attiva con un Isee minorenni in corso di validità di valore inferiore o uguale a 35mila euro e almeno un figlio minore in carico al nucleo familiare. La Dote famiglia è un contributo richiedibile una sola volta all’anno dal titolare di Carta famiglia per le spese sostenute per tutti i figli minori in carico al nucleo familiare nell’anno in corso, per alcune specifiche tipologie di prestazioni e servizi. Rientrano tra le spese rimborsabili quelle per servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi, organizzati in orari e periodi extra scolastici (a titolo di esempio, non esaustivo, sono ammissibili i servizi di centri estivi, doposcuola, baby sitting; non sono ammissibili, perché svolti in orario scolastico, i servizi scolastici ed educativi, comunque denominati); le spese per percorsi di sostegno scolastico o di apprendimento delle lingue straniere (a titolo di esempio: ripetizioni e corsi di lingua); i servizi culturali (come accesso a musei, concerti, teatro sia con biglietto sia con abbonamento indicanti il nominativo del minore); le spese per servizi turistici (tra cui gite scolastiche, viaggi di istruzione, visite didattiche); i percorsi didattici e di educazione artistica e musicale (a titolo di esempio: frequenza a laboratori, atelier, percorsi didattici su tematiche specifiche); le spese per attività sportive.

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