giovedì, 21 Novembre, 2024
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Media russi pubblicano intercettazioni di ufficiali tedeschi. Scholz: “Questione seria”

Mosca. Continua l’omaggio a Navalny, pellegrinaggio al cimitero

Dopo i funerali di Aleksej Navalny continua a Mosca il pellegrinaggio di tanti russi per omaggiare il politico morto in carcere in Siberia. A Odessa droni russi hanno colpito anche un bambino e il Pentagono sta valutando se attingere dalle sue scorte per fornire armi e munizioni all’Ucraina. Negli Usa l’Amministrazione Biden continua a premere sul Congresso perché dia il via libera agli aiuti a Kiev, mentre in Europa è aperta la campagna elettorale e le dichiarazioni dei leader si rincorrono. Zelensky ha esortato l’Occidente a fornire a Kiev più sistemi di difesa aerea: “la Russia continua a colpire i civili. Abbiamo bisogno di più difese aeree da parte dei nostri partner. Dobbiamo rafforzare lo scudo aereo ucraino per proteggere di più il nostro popolo dal terrorismo russo.”

Scholz conferma intercettazioni

A Roma, al congresso del Partito socialista europeo, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz ha ribadito il sostegno all’Ucraina, ma ha anche affermato con chiarezza che la Germania non manderà truppe sul campo e che farà “di tutto per evitare questa evoluzione” delle guerra. Poi ha spiegato che la pubblicazione di informazioni di intelligence tedesche sulla guerra in Ucraina – confermata dal Governo tedesco – “è una questione molto seria ed è questo il motivo per cui ci sarà un’indagine molto accurata, molto estesa e molto rapida.” Si riferiva alla notizia secondo la quale sarebbero state intercettate dai russi comunicazioni di alti ufficiali tedeschi e pubblicate su alcuni canali social dove si capisce che i tedeschi pianificavano attacchi a infrastrutture russe. Il premier spagnolo Pedro Sanchez, anch’egli al Congresso Pse a Roma ha scritto sui social: “ho appena incontrato a Roma il cancelliere tedesco Olaf Scholz, per discutere della guerra in Ucraina e trovare nuovi modi per continuare a sostenere i nostri alleati di fronte all’aggressione russa. Il conflitto entra in una fase delicata. Dobbiamo dimostrare il nostro impegno e la nostra determinazione. Sono in gioco la sicurezza e la libertà degli europei”.

Come aiutare l’Ucraina

La questione dell’invio di truppe di terra è stata posta dal Presidente francese Macron, ma ha trovato un muro di dinieghi in tutta Europa e soprattutto in Germania. Il ministro degli esteri francese, Stéphane Séjourné, ci mette una pezza in un’intervista a Le Monde e tra l’altro dice: “non c’è un conflitto franco-tedesco, siamo d’accordo sull’80 per cento delle questioni. C’è disponibilità a parlare” e per i francese la “divergenza sui missili non è un dramma perché l’obiettivo rimane lo stesso, ed è quello di sostenere l’Ucraina.” I paesi europei appaiono divisi non sull’esigenza di inviare aiuti ad un Paese che è stato invaso, ma il tipo di aiuti e i modi. La premier danese, Mette Frederiksen ha detto che “l’Ucraina sta vivendo il terzo anno della guerra che ha cambiato profondamente il paesaggio dell’Europa. Putin sta uccidendo milioni di persone e inquina l’informazione con le fake news in tutto il mondo. Dobbiamo sostenere e rispettare le promesse fatte sulle munizioni. Non si può vincere una guerra solo con le parole.” Il ministro degli Esteri slovacco, Jurai Blanar, invece, ha dichiarato che il suo Paese non invierà “alcun militare nel territorio ucraino perché questo potrebbe intensificare ulteriormente il conflitto e non vogliamo farlo.” La Slovacchia continuerà a inviare aiuti umanitari, ma ha appena bloccato anche 40 milioni di euro di aiuti militari. Intanto sul campo c’è stato un attacco con droni russi a Odessa: almeno sette persone sono state uccise e molti i feriti. Nel raid sono stati distrutti 18 appartamenti in un condominio di nove piani. Tra i feriti ci sono un bambino di 3 anni e una donna incinta, ha riferito il governatore della regione di Odessa, Oleh Kiper, sottolineando che potrebbero esserci altre persone sepolte sotto le macerie.

Pellegrinaggio per Navalny

A Mosca continua il pellegrinaggio verso il cimitero di Borisovo dove è stato seppellito Alexei Navalny. La tomba è ricoperta di fiori depositati da centinaia di russi che continuano a recarsi a rendere omaggio al politico morto in un carcere siberiano. La polizia non ha rimosso il metal detector e perquisisce attentamente ogni visitatore che si avvicini al cimitero. Secondo testimoni oculari, comunque, la presenza della polizia è molto inferiore rispetto al giorno del funerale: “Le persone possono entrare senza grossi ostacoli. L’atmosfera è molto calma”.

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