Le aspettative sono alte mentre il conto alla rovescia per la designazione della Capitale italiana della cultura 2026 entra nella fase cruciale. Roma, cuore dell’antica civiltà italiana e patria di una ricca eredità culturale, si prepara a ospitare le audizioni dei 10 progetti finalisti che si contenderanno il prestigioso titolo.
L’evento, che avrà luogo il 4 e 5 marzo nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, promette di essere un momento di grande interesse e importanza per il mondo della cultura italiana. Città provenienti da ogni angolo del Paese avranno l’opportunità di presentare le loro candidature e dimostrare perché meritano di essere insignite del titolo di Capitale Italiana della Cultura.
Il programma delle audizioni è stato elaborato con cura, garantendo a ciascuna città finalista un’opportunità equa di far risplendere la propria proposta di fronte alla Commissione. Ogni città avrà a disposizione 30 preziosi minuti per illustrare il proprio progetto, seguiti da altrettanti 30 minuti dedicati alle domande e alle valutazioni della Commissione.
Il programma
Il 4 marzo sarà la giornata iniziale delle audizioni, con Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila e Latina che prenderanno la parola per presentare le loro visioni e ambizioni per il futuro della cultura italiana. Il 5 marzo sarà invece il turno di Lucera, Maratea, Rimini, Treviso e dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, ciascuna pronta a mettere in mostra la propria unicità e creatività. Un momento chiave di questo evento sarà la trasmissione in diretta delle audizioni sul canale YouTube del Ministero della Cultura, offrendo al pubblico la possibilità di seguire da vicino il processo di selezione e di partecipare virtualmente a questo momento storico.
Le proposte in gara spaziano dall’enfatizzare la ricchezza culturale e storica di antichi borghi come Agnone, all’esplorare nuovi orizzonti artistici e creativi come proposto da Rimini. Ogni città porta con sé una storia unica e una visione speciale per il futuro, offrendo una panoramica completa della diversità e della ricchezza della cultura italiana.