Nel 2023 l’Italia ha stanziato oltre 34,5 milioni di euro per offrire un sostegno tangibile alle vittime della mafia e di reati violenti intenzionali, e per garantire un futuro a coloro che sono rimasti orfani a causa di crimini domestici o femminicidi. Questo impegno è stato rimarcato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel commentare i dati resi noti dal Comitato di Solidarietà, e presentati dal Commissario Felice Colombrino. Secondo quanto riportato nella relazione del Comitato, che comprende numeri e analisi statistiche dettagliate, sono state illustrate le iniziative intraprese e le modifiche normative attuate per ottimizzare e semplificare i processi di concessione dei benefici attraverso il Fondo di Solidarietà.
Tra le misure adottate, la recente legge del 24 novembre 2023 (la numero 168) volta al contrasto della violenza di genere e domestica, conferma l’impegno dello Stato nel combattere un fenomeno di gravità e attualità sempre crescente. Tra le novità introdotte dalla legge vi è l’estensione del termine per la presentazione delle domande di indennizzo da sessanta a centoventi giorni, oltre alla possibilità di un anticipo di ristoro per le vittime di femminicidio e violenza sessuale, consentendo loro di ottenere una quota del beneficio economico in tempi più rapidi. “Si tratta di aiuti economici che testimoniano l’impegno concreto dello Stato verso coloro che hanno pagato a caro prezzo la lotta contro la criminalità organizzata o hanno sofferto indicibili storie di dolore e di sofferenza”, le parole di Piantedosi.
Le richieste
Le richieste di accesso al Fondo di Rotazione presentate nel 2023 dalle vittime di reati di stampo mafioso sono state 672. La maggioranza di queste richieste (91% del totale) proviene dalle quattro regioni meridionali tradizionalmente più esposte a tali fenomeni (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia), mentre il restante 9% proviene da altre regioni, con il Lazio in testa (49 istanze), seguito da altre regioni con numeri inferiori. Per le vittime di reati violenti intenzionali, come omicidi, femminicidi e violenze sessuali, sono state ricevute complessivamente 320 richieste, con un totale di oltre 4 milioni e 600mila euro erogati in indennizzi.
Nel corso dell’anno, particolare attenzione è stata dedicata all’esame delle 106 istanze presentate dagli orfani dei crimini domestici e dalle famiglie affidatarie. Sono stati concessi oltre 650 mila euro per borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento lavorativo.
Il Commissario Colombrino ha sottolineato che il Comitato ha rafforzato la sua missione di solidarietà, garantendo una risposta sempre più soddisfacente alle legittime aspettative delle vittime. Nel corso del 2023, il Comitato si è riunito 21 volte, esaminando 1.134 posizioni e adottando 801 delibere, dimostrando un impegno costante nel supporto alle vittime innocenti e nel perseguire la giustizia sociale.
Nel 2023 l’Italia ha stanziato oltre 34,5 milioni di euro per offrire un sostegno tangibile alle vittime della mafia e di reati violenti intenzionali, e per garantire un futuro a coloro che sono rimasti orfani a causa di crimini domestici o femminicidi. Questo impegno è stato rimarcato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel commentare i dati resi noti dal Comitato di Solidarietà, e presentati dal Commissario Felice Colombrino. Secondo quanto riportato nella relazione del Comitato, che comprende numeri e analisi statistiche dettagliate, sono state illustrate le iniziative intraprese e le modifiche normative attuate per ottimizzare e semplificare i processi di concessione dei benefici attraverso il Fondo di Solidarietà.
Tra le misure adottate, la recente legge del 24 novembre 2023 (la numero 168) volta al contrasto della violenza di genere e domestica, conferma l’impegno dello Stato nel combattere un fenomeno di gravità e attualità sempre crescente. Tra le novità introdotte dalla legge vi è l’estensione del termine per la presentazione delle domande di indennizzo da sessanta a centoventi giorni, oltre alla possibilità di un anticipo di ristoro per le vittime di femminicidio e violenza sessuale, consentendo loro di ottenere una quota del beneficio economico in tempi più rapidi. “Si tratta di aiuti economici che testimoniano l’impegno concreto dello Stato verso coloro che hanno pagato a caro prezzo la lotta contro la criminalità organizzata o hanno sofferto indicibili storie di dolore e di sofferenza”, le parole di Piantedosi.
Le richieste
Le richieste di accesso al Fondo di Rotazione presentate nel 2023 dalle vittime di reati di stampo mafioso sono state 672. La maggioranza di queste richieste (91% del totale) proviene dalle quattro regioni meridionali tradizionalmente più esposte a tali fenomeni (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia), mentre il restante 9% proviene da altre regioni, con il Lazio in testa (49 istanze), seguito da altre regioni con numeri inferiori. Per le vittime di reati violenti intenzionali, come omicidi, femminicidi e violenze sessuali, sono state ricevute complessivamente 320 richieste, con un totale di oltre 4 milioni e 600mila euro erogati in indennizzi.
Nel corso dell’anno, particolare attenzione è stata dedicata all’esame delle 106 istanze presentate dagli orfani dei crimini domestici e dalle famiglie affidatarie. Sono stati concessi oltre 650 mila euro per borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento lavorativo.
Il Commissario Colombrino ha sottolineato che il Comitato ha rafforzato la sua missione di solidarietà, garantendo una risposta sempre più soddisfacente alle legittime aspettative delle vittime. Nel corso del 2023, il Comitato si è riunito 21 volte, esaminando 1.134 posizioni e adottando 801 delibere, dimostrando un impegno costante nel supporto alle vittime innocenti e nel perseguire la giustizia sociale.