mercoledì, 26 Marzo, 2025
Energia

Il consumo di energia elettrica in Italia aumenta del 2,1% a gennaio

Nel mese di gennaio l’Italia ha registrato un aumento del 2,1% nei consumi di energia elettrica rispetto al 2023, secondo i dati forniti da Terna, la società responsabile della gestione della rete di trasmissione nazionale. Questo incremento ha portato il fabbisogno di energia elettrica del paese a 26,7 miliardi di kWh.

Nonostante il mese scorso sia stato caratterizzato da un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso periodo nel 2023, con 22 giorni anziché 21, la temperatura media mensile è rimasta stabile rispetto all’anno precedente, ma è risultata essere circa 1,2 gradi Celsius superiore alla media degli ultimi dieci anni. In generale, il dato della domanda elettrica, corretto per gli effetti di calendario e temperatura, è aumentato dell’1,4%. Un aumento, questo, che è stato riscontrato su tutto il territorio italiano, con una variazione positiva del 2,9% al Nord, del 2% al Centro e dello 0,4% al Sud e nelle Isole.

L’indice IMCEI, che analizza i consumi industriali delle imprese ad alto consumo energetico, ha evidenziato una crescita del 3,5% rispetto a gennaio 2023. Questo aumento è stato trainato dai settori della cartaria, siderurgia, mezzi di trasporto, cemento, calce e gesso, mentre sono stati registrati cali nei settori dei metalli non ferrosi, delle ceramiche e vetrarie, della chimica e della meccanica.

Richiesta elettrica

A livello congiunturale, la richiesta elettrica è aumentata leggermente dello 0,3% rispetto a dicembre 2023, mentre l’indice IMCEI ha registrato un aumento del 1,8%. Terna ha anche introdotto per la prima volta l’IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che consente di monitorare l’andamento dei consumi elettrici nel settore dei servizi. Sebbene il dato più recente disponibile sia relativo a novembre 2023, che ha mostrato un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente, l’analisi del periodo gennaio-novembre 2023 ha evidenziato una variazione negativa dell’1,2% rispetto allo stesso periodo nel 2022. Nel mese di gennaio 2024, il 79,1% della domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta dalla produzione nazionale, mentre il restante 20,9% è stato coperto dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Questo saldo estero mensile è aumentato del 18% rispetto a gennaio 2023, raggiungendo il valore più alto dal 2016 e confermando l’importanza delle interconnessioni con l’estero per la sicurezza e l’economia del sistema energetico italiano.

La produzione nazionale netta è stata di 21,2 miliardi di kWh, con le fonti rinnovabili che hanno coperto il 33,7% della domanda elettrica totale, registrando un significativo aumento rispetto all’anno precedente. In particolare, la produzione idrica è aumentata del 47,7%, quella eolica del 22,8% e quella fotovoltaica del 25,5%, mentre la produzione termica è diminuita del 13,6% rispetto a gennaio 2023, principalmente a causa del crollo della produzione a carbone, che è diminuita dell’85%.

Secondo le analisi di Terna, il trend di crescita della capacità rinnovabile in esercizio è proseguito anche nel 2024, con un aumento di 687 MW rispetto all’anno scorso, confermando l’importanza della transizione verso fonti energetiche più sostenibili per il futuro del Paese.

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