Un sopralluogo a Firenze del ministro del Lavoro Marina Calderone per portare il cordoglio e la presenza del Governo dopo la tragedia nel cantiere dell’ex panificio ora nuova Esselunga dove sono morti 4 operai e uno è disperso sotto il crollo di intere strutture di cemento. “Nessun passo indietro sulla sicurezza del lavoro – ha dichiarato il ministro -. Andremo avanti per attuare quanto già adottato da quando il Governo si è insediato. Ma altro sarà fatto: questo è il momento del cordoglio per i lavoratori che hanno perso la vita, della vicinanza alle loro famiglie e dell’accertamento dei fatti da parte dell’autorità giudiziaria, alla quale si sta fornendo ogni supporto necessario attraverso il personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e i Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro.”
Le nuove norme da attuare
Calderone annuncia che nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri porterà un nuovo pacchetto di norme per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti. Misure che, si legge in una nota, “si aggiungono ai diversi interventi adottati negli ultimi 16 mesi per rendere i luoghi di lavoro – e quindi i lavoratori – più sicuri. A cominciare dalle maggiori risorse messe a disposizione dall’Inail per il 2024 per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose, pari a 1,5 miliardi di euro (il doppio rispetto al 2023). A seguito dell’ingresso in organico presso l’Ispettorato del Lavoro di 850 ispettori tecnici nel 2023, inoltre, le ispezioni nei luoghi di lavoro nel corso del 2024 saliranno da 70 a 100 mila.”
Le vittime
Gli operati rimasti vittime del crollo sono Luigi Coclite, 60 anni, Mohamed Toukabri, 54 anni, Mohamed El Farhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 43 anni. Il loro riconoscimento è stato programmato per domani. Intanto sono continuate tutta la notte le ricerche per individuare tra le macerie il disperso. Due operai nordafricani morti potrebbero non essere stati in regola col permesso di soggiorno.