Nel corso del 2023 gli italiani hanno fatto ricorso a prestiti personali per un valore superiore a 1 miliardo di euro, secondo le stime di Facile.it. Sorprendentemente, questa ingente somma è stata principalmente destinata a fronteggiare spese mediche sempre più gravose. L’aumento percentuale dei prestiti per la salute è stato significativo, segnando un incremento del 6,6% rispetto all’anno precedente. “Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche considerando il crescente ricorso alla sanità privata”, spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it. “L’utilizzo del credito al consumo può essere una strategia per mitigare l’impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così situazioni di difficoltà finanziaria o, peggio ancora, la rinuncia alle cure”. Analizzando un campione di oltre 400.000 domande di finanziamento online raccolte da Facile.it e Prestiti.it, emergono diverse tendenze. Da un lato, c’è stato un aumento del 6,6% nel peso percentuale delle domande di prestiti destinati alla sanità. Dall’altro lato, l’importo medio richiesto è leggermente diminuito (-4%), attestandosi a circa 6.152 euro in media.
Sanità privata
Questa diminuzione potrebbe essere attribuita sia al maggior ricorso alla sanità privata, che offre spesso servizi più accessibili, sia all’aumento dei tassi di interesse sui prestiti. Nel 2023, il Tasso annuo effettivo globale (Taeg) medio per i prestiti personali destinati alle spese mediche è salito al 10,86%, registrando un aumento del 15,4% rispetto al 2022. Di conseguenza, la durata media dei finanziamenti è diminuita da 56 a 50 mesi, poco più di 4 anni. L’analisi del profilo del richiedente rivela che coloro che chiedono prestiti per spese mediche hanno mediamente 46 anni e mezzo al momento della firma, un’età più avanzata rispetto ai richiedenti per altri scopi e superiore di oltre 4 anni rispetto all’età media dei clienti delle istituzioni finanziarie (42 anni). Circa il 24,9% delle richieste proviene dalla fascia di età compresa tra i 45 ei 54 anni, seguita da coloro che hanno tra i 35 ei 44 anni (20,9%) e da coloro con un’età compresa tra i 55 ei 64 anni (18,6%). Inoltre, le donne sono particolarmente coinvolte in questo fenomeno, rappresentando il 42,8% dei richiedenti prestiti per spese mediche, una percentuale significativamente più alta rispetto al totale delle richieste di prestito, dove la quota femminile si attesta al 28,2%. Infine, a livello regionale, emerge che la Sardegna, le Marche e la Liguria sono le aree dove la percentuale di finanziamenti per cure mediche rispetto al totale delle richieste di prestiti è maggiore, rispettivamente al 5,33%, 5,14% e 5,12%.