I negoziatori che si sono riuniti nelle scorse ore al Cairo non sono stati in grado di raggiungere un accordo per ottenere un cessate il fuoco a Gaza e scambiare gli ostaggi ma nonostante questo continueranno i colloqui. Rappresentanti di Stati Uniti, Israele, Qatar ed Egitto hanno concordato di prolungare i colloqui per tre giorni. A rivelarlo è un anonimo funzionario egiziano. I funzionari di livello inferiore continueranno oggi i colloqui. Anche il “Times of Israel” ha parlato di un prolungamento dei negoziati. La delegazione israeliana, guidata dal capo dei servizi segreti del Mossad, David Barnea, è tornata dal Cairo. Accompagnato dal capo dell’agenzia di intelligence interna israeliana (Shin Bet), Ronen Bar, Barnea ha incontrato il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani, e il capo della Central Intelligence Agency degli Stati Uniti, William Burns, Al Cairo. Fonti di Hamas hanno riferito che il movimento non ha inviato un rappresentante al Cairo. Si attendono i risultati degli “incontri in corso” e “i colloqui con i mediatori continuano”.
Ritiro dell’esercito
Allo stesso tempo, il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha incontrato in Qatar il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian. In una dichiarazione di Hamas sono citate le affermazioni di Haniyeh durante i colloqui: “Qualsiasi accordo deve garantire un cessate il fuoco, il ritiro dell’esercito di occupazione dalla Striscia di Gaza e il completamento di un serio accordo di scambio”. Egitto, Qatar e Stati Uniti premono per un cessate il fuoco più lungo nella guerra di Gaza. Nell’ambito di un possibile accordo, gli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza verrebbero scambiati con prigionieri palestinesi in Israele in più fasi.