Brusco calo delle compravendite in Italia. L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha rivelato che nel secondo trimestre dell’anno passato sono state 235.725 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo onerosi per unità immobiliari. I dati stimano che la variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è pari al -4,1% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -16%. Nel confronto congiunturale questo settore segna variazioni percentuali negative in tutte le ripartizioni geografiche del Paese: nel Nord-ovest la flessione è del -5,9%, nel Nord-est è del -5,1%, al Sud è del -4,1% e al Centro è del -2,4%, fatta eccezione per le Isole che rimangono sostanzialmente stabili (+0,1%). Il settore economico, invece, risulta in diminuzione su tutto il territorio nazionale: il calo maggiore si registra nel Nord-ovest (-5,4%), seguito dalle Isole (-3,2%), dal Centro (-3,0%), dal Sud (-0,6%) e dal Nord-est Italia (-0,4%).
Uso abitativo, economico e speciale
Il 94% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (221.514), il 5,7% quelli a uso economico (13.373) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (838). Rispetto al II trimestre 2022 le transazioni immobiliari diminuiscono del 16,7% nel comparto abitativo e dell’1,5% nel comparto economico. A livello territoriale il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutto il Paese. Nel Nord-ovest la flessione è pari al -21,6%, al Centro è del -17,8%, al Sud è del -14,8%, al Nord-est è del -13,8%, mentre nelle Isole è del -5,5%. L’Istat stima, inoltre, che il settore economico diminuisce nel Nord-ovest (-6,5%), nel Centro (-6,4%) e nelle Isole (-4,2%), mentre aumenta nel Nord-est (+6,2%) e al Sud (+4,9%). Nel settore abitativo le compravendite, invece, si riducono sia nei grandi che nei piccoli centri rispettivamente del -20,9% e del -13,5%, mentre in quello economico, diminuiscono nei grandi centri attestandosi al -6,6% e aumentano nei piccoli, attestandosi al +2,1%.
I dati del primo semestre
Guardando al primo semestre 2023 il mercato immobiliare, con 446.416 convenzioni notarili di compravendita, registra un andamento in ribasso rispetto allo stesso periodo del 2022 (-13,7%). La flessione interessa il settore abitativo (-14,4%), con variazioni negative superiori alla media nazionale nel Nord-ovest (-19,3%) e al Centro (-17%), mentre si registra un lieve calo nel Nord-est -11,1%, nel Sud -10,2% e nelle Isole -5,2%. Il settore economico nel primo semestre dell’anno passato è rimasto stabile a livello nazionale mentre registra un andamento differenziato per area geografica: segna, infatti, una crescita al Sud (+5,2%) e nel Nord-est (+4,6%) e una contrazione al Centro (-4,2%), nel Nord-ovest (-3,1%) e nelle Isole (-1,8%). Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono state 152.094 nel primo semestre 2023 e risultano in forte calo, registrando una flessione del -33,3%. La diminuzione interessa soprattutto il Nord-ovest (-38,7%) e il Centro (-35,1%), mentre risulta più contenuta nel Sud -29,2%, Nord-est -28,1% e nelle Isole -26,6%.
I mutui
Le convenzioni notarili per mutui, infine, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 78.512. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -7,3% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -35,3%. Il calo interessa tutto il territorio su base sia congiunturale (Sud -9,5%, Nord-ovest -8,4%, Nord-est -7,6%, Isole -6,3% e Centro -3,9%) sia annua: nel Nord-ovest la flessione risulta pari al -40,6%, al Centro è del -36,2%, al Sud è del -32,5%, al Nord-est è del -30,4%, e nelle Isole è del -27,6%.