lunedì, 8 Luglio, 2024
Società

“Il Villaggio di Esteban” compie 27 anni. Una isola felice per bambini fragili

Oggi, 14 febbraio, in tutto il mondo si festeggia l’amore. E quale amore è più grande di quello che si dona al prossimo, soprattutto se si tratta di persone fragili? Proprio il 14 febbraio si festeggia il compleanno di una cooperativa sociale, “Il Villaggio di Esteban” di Salerno, presieduto da Carlo Noviello, che dell’amore ha fatto la propria missione. Nata nel 1997, in questi 27 anni si è impegnata nella prevenzione e nel contrasto all’esclusione sociale delle persone che vivono una situazione di disagio, per favorirne l’inserimento nei contesti vitali e promuoverne lo sviluppo psico-fisico. In forma di cooperativa sociale gestisce servizi residenziali e semi-residenziali per minori a rischio, diversamente abili, promuovendo interventi sociali, sanitari, educativi, formativi, culturali, animativi per rispondere in maniera efficace e incisiva ai bisogni dell’infanzia, dei bambini e ragazzi difficili, delle persone con disabilità fisica e psichica e con disagio mentale e delle famiglie multi-problematiche.

Il nome della Cooperativa si ispira al racconto di Gabriel Garcia Marquez “Il naufrago più bello del mondo”, che narra la storia di un uomo trovato annegato sulla scogliera di un villaggio del Caraibi. I primi a trovarlo sono i bambini, che giocano con il corpo privo di vita senza alcun timore e pregiudizio. Le donne lo puliscono e lo profumano, amandolo proprio perché diverso dagli altri. Gli uomini, più diffidenti, si recano nei paesi vicini alla ricerca, senza successo, della identità di quel corpo, ma al loro ritorno, vedendolo così bello e ripulito, anch’essi cominciano ad ammirarlo. Gli danno un nome, Esteban, lo eleggono loro concittadino, gli preparano i funerali, lo coprono di fiori e lo restituiscono al mare, ma ai suoi piedi non legano più l’ancora. Una bellissima metafora per significare come la diversità, se accolta, può diventare una ricchezza, occasione di cambiamento e di rinnovamento spirituale di una intera collettività.

Per la disabilità sono a disposizione di chi ne ha bisogno il Centro sociale Polifunzionale “Tangram” e il Gruppo “Il dito e la luna”. Per i minori per i quali non è al momento praticabile l’affido, è stata creata la casa famiglia “Il Tamburo di Latta” e il centro diurno “Il bosco di Bistorco”. Le persone con disagi mentali possono, invece, rivolgersi alla casa alloggio “Si può fare”, la casa alloggio “Escargot” e il gruppo appartamento “La tana di Dimitri”.

In particolare “Tangram”, centro semi-residenziale per disabili adulti e minori dagli 11 ai 18 anni, autonomi e semiautonomi, è tra i più storici del Villaggio. Sotto la guida esperta delle dottoresse Luigia Tramutola e Michela Capuano, ha dato vita a una serie di iniziative editoriali che vedono coinvolti in prima persona gli ospiti della cooperativa e delle altre associazioni del Terzo settore coinvolte. Dal progetto è nato il giornale, ormai decennale, “Paper boy” e la Radio web “Salerno Village”, che festeggia ormai i 5 anni. Ma è stato dato spazio anche allo sport che unisce, mette in relazione, stimola, muove conoscenze e rappresenta la migliore opportunità di integrare persone con diverse abilità. Per gli amanti del calcio è nata, dunque, la u.s. Salernitana 1919 For special che nel 2019 ha partecipato al Campionato organizzato dalla FIGC – Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Infine, la musica, che ha trovato il suo apice nel Festival Rock’n’Foll. Nato nel 2014, ha lo scopo di promuovere e sensibilizzare al tema della salute mentale e della condizione delle persone con disabilità mentale attraverso le note.

Chi volesse sostenerli, è possibile destinare alla cooperativa il 5×1000 in dichiarazione dei redditi o eseguire donazioni attraverso il sito: www.ilvillaggiodiesteban.it/index.php/fund-raising/

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