Il settore della manifattura farmaceutica è uno dei pilastri dell’industria italiana, capace di conquistare spazi di rilievo nel panorama globale grazie a investimenti mirati, produzioni ad alto valore aggiunto e un impegno costante per mantenere elevati standard qualitativi. È quanto emerge dagli ultimi dati di bilancio che collocano l’Italia al primo posto in Europa per fatturato nel settore Cdmo (Contract Development and Manufacturing Organization), con il 23% del totale continentale. Secondo le informazioni divulgate da Farmindustria, associazione che rappresenta le aziende del settore farmaceutico italiano, il Belpaese si pone al vertice seguita dalla Germania (20%) e dalla Francia (16%). Risultati, questi, che testimoniano l’efficacia e la competitività delle imprese italiane nell’ambito della produzione farmaceutica. Non solo il fatturato, ma anche l’occupazione nel settore mostra una performance significativa: con 15.000 addetti, l’Italia copre il 22% del totale dell’occupazione nel settore Cdmo in Europa. Un dato che sottolinea il ruolo cruciale che le imprese italiane svolgono nel creare posti di lavoro e contribuire alla crescita economica del Paese.
Realtà strategiche
Le aziende Cdmo non si limitano a essere meri partner nella produzione e nello sviluppo di prodotti farmaceutici, ma rappresentano delle vere e proprie realtà strategiche per l’intera industria farmaceutica. La loro capacità di innovazione e di rispondere alle esigenze del mercato globale le rende elementi chiave per il progresso del settore. Tuttavia, per mantenere e rafforzare questi risultati e continuare a competere efficacemente sul mercato internazionale, è fondamentale creare un contesto attrattivo per gli investimenti, garantire tempi brevi e procedure regolatorie sempre più efficienti. Tutti temi che sono temi discussi nel corso di un incontro tra Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, e Anna Maria Braca, Presidente del Gruppo Cdmo di Farmindustria.