A Bruxelles lo scorso fine gennaio i ragazzi di PizzAut, pizzeria gestita da ragazzi autistici e vincitrice del ‘Premio del cittadino europeo 2023’, insieme al caposcuola Nico Acampora sono volati a Bruxelles per un’iniziativa singolare: hanno infornato e servito pizze a ben a 200 eurodeputati del Parlamento europeo. A questo speciale evento ha preso parte anche il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. “Un’esperienza straordinaria – ha spiegato Nico Acampora ai giornalisti del Tgcom24, raccontando l’emozionante giornata e cosa ha significato vincere il Premio del cittadino europeo, un importante premio istituito e conferito dal Parlamento europeo.
600mila persone autistiche in Italia
Il fondatore Nico Acampora, che ha portato i ragazzi nel ristorante del Parlamento europeo, ha parlato di un’esperienza straordinaria. Ma non si è trattato solo di cucinare. “Il motivo principale della nostra visita – ha detto Acampora al Tgcom24 – era sensibilizzare rispetto al fatto che in Europa ci sono oltre 6 milioni di persone autistiche e che negli Stati membri non ci sono legislazioni adeguate. Tanto è vero che, nella maggior parte dei Paesi, mancano le terapie e che ragazzi e ragazze con autismo sono esclusi dal mondo del lavoro. Solo in Italia, ci sono 600mila persone autistiche e quelle che svolgono una professione si contano sulle dita di una mano. Abbiamo riscontrato una grande attenzione. D’altronde, il Parlamento europeo, nel 2023, mi ha nominato cittadino d’Europa”. Il Premio del cittadino europeo viene assegnato ogni anno a cittadini, gruppi o associazioni per progetti da loro realizzati e grazie ai quali hanno conseguito risultati eccezionali o si sono distinti per l’impegno nei settori che promuovono la comprensione reciproca e l’integrazione tra le popolazioni degli Stati membri o che comportano la cooperazione culturale volta a rafforzare lo spirito europeo e i valori e i diritti fondamentali dell’Unione europea.
Importante dialogare con i legislatori
A tal proposito, Acampora ha spiegato cosa significa per PizzAut aver vinto il Premio del cittadino europeo. “Portare all’attenzione di chi fa le leggi la questione dell’autismo – ha dichiarato Acampora, aggiungendo – poi, certo, un’emozione e una soddisfazione enorme, perché è un riconoscimento importante di un percorso faticoso che io e altre famiglie stiamo facendo per costruire occasioni di lavoro e per sensibilizzare sul tema. Ad esempio, incontriamo centinaia di studenti perché i nostri figli sono le vittime di bullismo per eccellenza. Inoltre, di recente, abbiamo fatto formazione ai medici e agli infermieri dell’ospedale San Raffaele di Milano per fare in modo che accolgano nel modo giusto i pazienti autistici. Essere arrivati in Europa è sicuramente importante perché significa che siamo sulla buona strada e ci consente di parlare con i legislatori a più alti livelli”.
Le persone autistiche prima di essere disabili sono persone
Lo scorso novembre, in occasione del conferimento del Premio, Nico Acampora si era recato a Bruxelles da solo. “Invece, questa seconda volta – sottolinea l’ideatore di PizzAut- sono andato con i ragazzi, i quali hanno potuto dialogare con i parlamentari europei. Un atto non scontato: non sempre si dà la parola alle persone autistiche. Inoltre, a volte le istituzioni fanno fatica in questo senso, interloquiscono più con le associazioni e con i genitori”. In particolare, grazie alla speciale iniziativa, circa 200 deputati “hanno toccato con mano le competenze dei ragazzi, infatti – ha precisato il fondatore di PizzAut – tutti hanno detto che la pizza era straordinaria e che il servizio era ottimo. Anche la presidente Metsola è passata a salutarci”. Durante la giornata, Andrea, un cameriere di PizzAut, “che non sapeva né leggere la musica né suonare” ma che “in pochi mesi ha imparato” perché poi lo strumento è diventato “il suo interesse assorbente, come succede per le persone autistiche” si è esibito in sala alla presenza degli eurodeputati che infine “si sono alzati tutti in piedi, alcuni commossi. Ma, forse – ha concluso Acampora – il momento più emozionante è stato quando Beatrice, 19 anni e autistica, ha detto in inglese a tutti i deputati: ricordatevi queste tre parole, dignità, inclusione e lavoro. E tenete a mente che le persone autistiche prima di essere disabili sono persone”.