sabato, 16 Novembre, 2024
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Coldiretti: “Spreco alimentare in Italia, colpa dei prezzi bassi praticati nei campi e delle normative europee”

In occasione della ‘Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare’, la Coldiretti ha lanciato un grido d’allarme sul crescente spreco di cibo in Italia. La colpa, secondo l’associazione agricola, è da attribuire ai prezzi bassi praticati nei campi, che costringono gli agricoltori a lasciare frutta sugli alberi e ortaggi nei campi perché non risulta conveniente raccoglierli. Un ruolo chiave nella situazione attuale è anche assegnato alla riforma degli imballaggi sostenuta dall’Unione europea, contro la quale la Coldiretti ha manifestato a Bruxelles. L’associazione ha spiegato che quasi un terzo del cibo prodotto viene perso lungo la catena alimentare, di cui il 13% nella fase di produzione e il 17% nelle case, a causa delle distorsioni della filiera che sottopagano gli agricoltori. Questi ultimi vedono i loro prodotti venduti a prezzi bassi nei campi, mentre sugli scaffali dei supermercati il costo si moltiplica.
L’evidente anomalia nella filiera riguarda principalmente i prodotti freschi, come l’ortofrutta, il cui prezzo aumenta da tre a cinque volte dal campo alla vendita al dettaglio, nonostante non subiscano trasformazioni significative.

Mancanza di convenienza

La Coldiretti ha sottolineato che le arance troppo piccole, così come meloni e angurie in estate, rimangono sugli alberi e nei campi a causa della mancanza di convenienza nella raccolta. L’associazione ha inoltre evidenziato le follie normative dell’Unione europea, in particolare il nuovo regolamento sugli imballaggi, che potrebbe portare alla scomparsa dagli scaffali di prodotti comuni come l’insalata in busta, i cestini di fragole e le confezioni di pomodorini e arance in rete. Il recente decreto legislativo in attuazione della Direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali, fortemente sostenuto dalla Coldiretti, ha introdotto misure volte a contrastare le distorsioni nella filiera. Tra queste, lo stop a 16 pratiche commerciali sleali, il rispetto dei termini di pagamento entro 30 giorni per i prodotti deperibili, il divieto di modifiche unilaterali dei contratti e delle aste online al doppio ribasso.

Ulteriori problemi

Tuttavia, la Coldiretti sostiene che le normative dell’Unione europea, in particolare quelle sugli imballaggi, rischiano di creare ulteriori problemi igienico-sanitari, di conservazione e di spreco alimentare. L’associazione ritiene pertanto che tali norme possano aumentare i costi sia per i consumatori che per i produttori.
Per contrastare gli sprechi alimentari, la Coldiretti offre consigli pratici ai consumatori, tra cui la verifica delle etichette di scadenza, il corretto uso del frigorifero, l’acquisto ridotto e ripetuto nel tempo, la preferenza per confezioni adeguate, la scelta di frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, il supporto per la spesa a chilometri zero, e l’adozione di pratiche come la riscoperta delle ricette degli avanzi.

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