Il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato in un’intervista trasmessa su ’60 Minutes’ di CBS News domenica scorsa che la robusta forza dell’economia statunitense richiede cautela nella decisione di ridurre i tassi di interesse. Powell ha evidenziato che, nonostante la considerazione di un taglio, la Fed aspetterà che l’inflazione ritorni al target del 2% prima di procedere con tale decisione. “Il contesto attuale ci permette di affrontare con attenzione la questione su quando iniziare a ridurre i tassi di interesse”, ha affermato Powell. “Stiamo cercando il momento giusto per iniziare a ridimensionare la nostra posizione politica restrittiva, e quel momento sta avvicinandosi”. La Federal Reserve, consapevole del delicato equilibrio tra il rischio di tagliare troppo presto e compromettere i progressi sull’inflazione e quello di tagliare troppo tardi e provocare una recessione, sta adottando un approccio prudente. “La cosa più saggia è concedersi un po’ di tempo e monitorare se i dati confermeranno il ribasso dell’inflazione al 2%”, ha aggiunto Powell.
Taglio improbabile a marzo
Nonostante il sostegno significativo ai tagli da parte di molti funzionari della Fed, il presidente ritiene improbabile un taglio dei tassi già nel mese di marzo. Powell ha spiegato che la banca centrale sta cercando il momento opportuno nel contesto generale. L’economia statunitense, secondo Powell, è attualmente in una posizione solida, con prospettive di ulteriore miglioramento. Tuttavia, ha sottolineato che i rischi geopolitici costituiscono la più grande minaccia per l’economia mondiale. Inoltre, Powell ha sollevato preoccupazioni sulla sostenibilità del percorso fiscale degli Stati Uniti, sottolineando che è diventato un problema urgente che richiede attenzione. Riguardo alla possibilità di una recessione, il presidente della Fed ha tranquillizzato, sostenendo che al momento tale eventualità non è elevata