“Via libera al disegno di legge che consente di avere lo strumento per rispondere rapidamente alle crisi derivanti dalla crescente instabilità geopolitica. Come avevo anticipato lo scorso anno alle Camere, la Difesa deve stare al passo coi tempi per affrontare con rapidità ed efficacia le emergenze e le crisi internazionali. Questa modifica conferirà maggiore flessibilità nell’impiego delle forze operanti nella stessa area geografica, consentendo una risposta tempestiva.” Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riferendosi all’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del disegno di legge “modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145 recante disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali”.
Forze ad altissima prontezza
La modifica, come già annunciato lo scorso anno dal ministro nel Documento Programmatico Pluriennale della Difesa e nell’ultima Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF), garantisce il costante coinvolgimento del Parlamento, rivisita la procedura di autorizzazione delle missioni all’estero con lo scopo di assicurare maggiore flessibilità d’impiego allo strumento militare, in piena coerenza con la rapida evoluzione degli scenari di crisi. Il provvedimento agevolerà l’impiego a livello operativo delle unità e dei mezzi impiegate nella stessa area e consentirà di individuare ed approntare le forze ad alta e altissima prontezza, da impiegare all’estero al verificarsi di crisi o in situazioni di emergenza.
Riduzione dei tempi
L’attivazione di queste ultime, sarà disposta con delibera del Consiglio dei Ministri da inviare alle Camere per l’autorizzazione, con una tempistica più rapida, in linea con esigenze derivanti dalla gestione della crisi. Tra le novità, anche una notevole semplificazione procedurale che consentirà l’effettiva riduzione dei tempi per il finanziamento delle missioni. La norma prevede infine lo spostamento, dal 31 dicembre al 31 gennaio, del termine per la presentazione del Governo alle Camere della relazione analitica sulle missioni in corso, necessaria per la loro prosecuzione, allineando la pianificazione operativa a quella finanziaria, derivante dalla legge di bilancio.
Torneranno i ‘riservisti’
Quanto alla cronaca, soprattutto riguardo gli assalti dei ribelli Houthi nel mar Rosso, il ministro Crosetto ha dichiarato che “il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale”. “L’Europa al momento è fatta così, è un dato di fatto: esistono 27 politiche estere diverse, ogni Paese ha una sua agenda non solo a Gaza, ma anche in Libano, in Niger, nel Nord Africa, in Kosovo.” Questo è il motivo, secondo Crosetto, per il quale l’Europa non ha un ruolo rilevante nel mondo. “Senza la difesa – ha aggiunto – non c’è né libera istruzione né libero commercio né democrazia.” Infine ha annunciato che un obiettivo del Governo è la costituzione di una “Riserva nazionale di forze armate” come in Svizzera e in Israele: “è un mio obiettivo, anche se da attivare in casi gravissimi”.