L’Italia ha vissuto una significativa ripresa occupazionale a partire dalla fase post-Covid, segnando una prolungata crescita che ha portato il numero di occupati a raggiungere livelli senza precedenti. Il Rapporto ‘Il senso del lavoro nella comunità produttiva e urbana di Bologna’, redatto dal Censis in collaborazione con Philip Morris, analizza la situazione occupazionale attuale nel Paese, fornendo uno sguardo approfondito a livello nazionale, locale (con un focus sull’area del bolognese) e aziendale. Dai dati emersi, tra gennaio 2020 e luglio 2020, l’Italia ha subìto una perdita occupazionale di quasi un milione di addetti (-937.000). Tuttavia, da luglio 2020 a novembre 2023, c’è stato un costante aumento, portando il numero di occupati da poco più di 22 milioni a oltre 23 milioni e 700.000, raggiungendo il livello più alto mai registrato.
Cambiamento demografico
Nonostante questa fase di crescita, emerge un cambiamento demografico significativo nell’occupazione. Tra il 2012 e il 2022, la base occupazionale dei giovani dai 15 ai 34 anni è diminuita di circa 360.000 unità, con una particolare contrazione di 188.000 unità nel Mezzogiorno. Nel frattempo, i lavoratori con almeno 50 anni di età sono aumentati di 2,7 milioni. Questo evidenzia una tendenza verso un invecchiamento della forza lavoro. Nonostante il trend positivo nell’occupazione, ci sono sfide ancora da vincere. La mancata partecipazione al mercato del lavoro coinvolge oggi 12 milioni e 434.000 persone, di cui quasi otto milioni sono donne, che, pur essendo in età lavorativa, non lavorano e non sono alla ricerca di un impiego, principalmente a causa della scoraggiante ricerca di lavoro.
Il rapporto riflette anche la percezione del lavoro tra gli italiani. Il 76,1% ritiene che il lavoro in Italia sia poco qualificato e sottopagato. L’80% degli occupati vede il lavoro come un fattore che ha spesso portato a trascurare gli interessi personali, mettendo il proprio benessere in secondo piano.
Infine, l’indagine condotta presso i dipendenti di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna ha evidenziato il senso del lavoro per i dipendenti, identificando il lavoro come un diritto, un contributo personale oltre i confini del posto di lavoro, un fattore di indipendenza, sicurezza economica e un’attività che deve essere svolta in un ambiente lavorativo meritocratico.