Da decenni, la questione della riunificazione tra le due Coree ha oscillato tra speranze e tensioni. Recentemente, tuttavia, sembra che il leader nordcoreano Kim Jong Un stia cambiando radicalmente il corso degli eventi, abbandonando ufficialmente l’obiettivo di una riunificazione pacifica e innescando preoccupazioni globali su una possibile escalation bellica. Il regime nordcoreano, guidato dalla famiglia Kim per decenni, ha mantenuto la retorica di una Corea unificata attraverso vie pacifiche. Tuttavia, segnali recenti suggeriscono che Kim Jong Un possa aver abbandonato questa narrativa, considerando il Sud come un nemico e intensificando le minacce insieme ai test nucleari. Questa svolta ha innescato preoccupazioni internazionali mentre l’attenzione globale è concentrata su altre crisi, come quelle in Ucraina e nel Medio Oriente.
Due analisti americani di spicco, Robert L. Carlin, ex funzionario del Dipartimento di Stato, e Siegfried Hecker, scienziato nucleare, hanno sollevato allarmi con una dichiarazione audace. In un saggio su 38 North, hanno affermato che le azioni recenti di Kim potrebbero indicare una preparazione per un attacco alla Corea del Sud, un alleato degli Stati Uniti. Hanno sottolineato che “le recenti azioni di Kim vanno oltre la semplice ‘fanfaronata’ e suggeriscono che potrebbe essere in preparazione un attacco alla Corea del Sud, riteniamo che, come suo nonno nel 1950, Kim Jong Un abbia preso la decisione strategica di avviare una guerra”.
Svolta storica
La svolta storica è avvenuta la scorsa settimana quando Kim ha annunciato ufficialmente che la Corea del Nord non perseguirà più la riconciliazione con il Sud democratico. Inoltre, ha dichiarato che la costituzione del Nord sarà modificata per eliminare l’idea di uno stato condiviso tra i due paesi, formalmente in guerra dal 1953. Questo annuncio rappresenta una significativa deviazione dalla retorica precedente e solleva domande cruciali sulla stabilità nella regione.
Durante una riunione del parlamento il 15 gennaio, Kim ha definito la Corea del Sud come il “principale nemico” del Nord, affermando che, nonostante la Corea del Nord con armi nucleari non voglia la guerra, “non abbiamo intenzione di evitarla”. La dichiarazione è stata accompagnata dall’annuncio dell’abolizione di tutte le agenzie governative incaricate di promuovere la cooperazione e la riunificazione con il Sud, insieme alla demolizione dell’Arco della Riunificazione a Pyongyang, eretto nel 2001 per simboleggiare l’obiettivo di una penisola coreana unificata.