Il Ministro dell’Energia, George Papanastasiou, ha affermato che l’integrazione delle fonti rinnovabili nella produzione di energia convenzionale è vitale per ridurre i costi energetici ne Paese. “La strada da percorrere ora è verde”, ha affermato Papanastasiou spiegando che “il costo dell’energia diminuirà solo se le fonti rinnovabili verranno aggiunte al mix di produzione di energia convenzionale”, durante una tavola rotonda sulle “Strategie europee e nazionali per l’energia e i combustibili 2030-2050”, che si è tenuta nei giorni scorsi a Nicosia. Si aspettano, infatti, quest’anno le prime consegne di GNL che contribuiranno al mix energetico del Paese. Ha parlato anche dell’importanza dello stoccaggio dell’energia per il pieno sfruttamento delle fonti rinnovabili, affermando che la soluzione sono le batterie. Il piano di ripresa e resilienza “Cyprus-Tomorrow” ha stanziato il 40% dei fondi per la transizione verso un’economia verde e circolare.
Investimento da 17 miliardi
“Gli investimenti totali previsti ammontano a 17,7 miliardi di euro, fino al 2030, di cui 15 miliardi di euro saranno destinati ai trasporti, ai combustibili sostenibili, ai veicoli puliti e ai sistemi di stoccaggio”, ha affermato Papanastasiou. La presidente della Camera, Annita Demetriou, ha sottolineato la necessità di un approccio globale alle grandi sfide del settore energetico. “Le riforme, già attuate o in fase di esecuzione, riguardano l’uso delle fonti rinnovabili, la promozione dell’efficienza energetica, la liberalizzazione del mercato elettrico, la facilitazione delle ristrutturazioni energetiche negli edifici e l’accelerazione della mobilità elettrica”, ha detto Demetriou. Il piano ha inoltre stanziato fondi per grandi progetti, tra cui l’EuroAsia Interconnector, ora noto come “Great Sea Interconnector”, che collegherà le reti elettriche. Demetriou ha sottolineato il ruolo cruciale di garantire la sicurezza energetica e l’accesso a un’energia pulita e conveniente, soprattutto considerando l’impegno dell’Unione Europea nel ridurre la dipendenza dal gas e dal petrolio russi.
Sicurezza energetica ed energia pulita
“Garantire la sicurezza energetica e l’accesso a un’energia pulita ma anche a basso costo è una delle maggiori sfide dell’UE. Questa decisione ha migliorato significativamente il ruolo del Sud-Est del Mediterraneo poiché è un’area affidabile che può garantire fonte alternativa di energia per l’Unione europea”, ha spiegato. Il ministro dei trasporti Alexis Vafeades ha parlato dell’inquinamento, sottolineando che il 49% è causato dal settore dei trasporti. Voleva vedere cambiamenti nelle abitudini quotidiane delle persone, come un maggiore utilizzo dei trasporti pubblici e delle biciclette come mezzo alternativo per spostarsi. Iniziative come il servizio “Park & Ride” miravano a ridurre l’uso dell’auto. “L’obiettivo è convincere i cittadini a cambiare il modo in cui si spostano”, ha affermato Vafeades, promettendo che “presto verranno annunciati nuovi percorsi”. Kyriakos Maniatis, ex direttore dell’Energia della Commissione europea, prevedeva l’uso di biocarburanti nell’aviazione entro il 2030, come parte dell’obiettivo di neutralità climatica dell’UE.