martedì, 19 Novembre, 2024
Attualità

Scuola: 171 istituti tecnici e professionali ammessi al programma d’istruzione ‘4+2’

Sono 171 gli istituti tecnici e professionali, per 193 corsi, che, al termine dell’istruttoria condotta dalla commissione tecnica del ministero dell’Istruzione e del Merito sulle candidature pervenute, sono stati ammessi alla sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale. Le scuole hanno presentato, alla luce del progetto nazionale, le loro candidature per la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi, che consentirà l’accesso poi agli ITS (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro. Un percorso di studi svolto in base a un programma arricchito sul fronte del rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche, che vede in campo un maggior raccordo con il mondo dell’impresa, con la realtà territoriale e con gli stessi ITS che offriranno una formazione specialistica post diploma, parallela a quella universitaria. Rappresentate tutte le regioni.

“Una risposta importante”

“Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti. Ora potremo presentare questa nuova offerta alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nel frattempo, predisporremo le azioni di supporto alle scuole che partiranno con la sperimentazione”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “La nuova formazione tecnica e professionale, grazie all’alleanza tra scuola, territorio e impresa, garantirà ai nostri giovani una formazione di alto profilo e consentirà di ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, offrendo maggiori opportunità di impiego e rendendo più competitivo il sistema produttivo”, prosegue Valditara.

Formazione e flessibilità didattica

“Il percorso di quattro anni, sul modello di altri Paesi europei come Germania, Svezia, Svizzera e Austria, è stato pensato per garantire una solida preparazione nelle materie di base, andando a recuperare i gap registrati in italiano, matematica e inglese, e una maggiore preparazione in quelle specialistiche, utilizzando una grande flessibilità didattica. Ci saranno programmi nuovi, non una compressione di quelli pensati per il quinquennio. L’organico dei docenti dei 5 anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei 4 anni senza nessuna riduzione, come abbiamo sempre assicurato, a garanzia della qualità della formazione. Ci sarà più spazio per l’alternanza scuola-lavoro, per essere rapidamente inseriti in settori altamente qualificati, e una forte internazionalizzazione. Si favorirà per la prima volta anche la ricerca. Il mondo cambia – conclude Valditara – e le istituzioni hanno il dovere di offrire ai giovani gli strumenti per esserne i protagonisti”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Scuola: concorso straordinario docenti, Anief “contenzioso seriale”

Redazione

A2A, online la nuova piattaforma per startup, aziende, università e centri di ricerca

Redazione

Maturità, Azzolina annuncia le materie della seconda prova

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.