Il Guinness World Records ha ufficialmente sospeso la questione del cane più vecchio del mondo, avviando una revisione formale dopo dubbi sollevati sulla longevità del precedente detentore del titolo, il portoghese Bobi. Amanda Marcus, portavoce del Guinness, ha dichiarato che la revisione coinvolge un’analisi attenta delle prove archiviate, inclusi i contatti con esperti del settore.
Bobi, annunciato nel febbraio scorso come il cane più anziano vivente e di sempre, aveva 31 anni al momento della sua morte lo scorso anno. Tuttavia, alcuni veterinari hanno sollevato dubbi sulla sua età, sostenendo che l’aspettativa di vita media della sua razza è molto inferiore.
Le preoccupazioni sulla verifica indipendente sono emerse quando la rivista “Wired” ha riferito che l’età di Bobi si basava esclusivamente sulle parole del proprietario Leonel Costa, senza alcuna verifica governativa o indipendente. Costa, dopo la morte di Bobi, ha difeso la longevità del cane, affermando che la madre di Bobi era vissuta fino a 18 anni e che il suo animale era “unico nel suo genere”.
Attualmente, Spike, un chihuahua di 23 anni, è designato come il cane vivente più anziano secondo il Guinness World Records. Marcus ha precisato che non sono ancora state intraprese azioni nei confronti dei detentori del record, e ogni decisione sarà influenzata dall’esito della revisione in corso.