Le aziende tecnologiche e le agenzie governative statunitensi si stanno organizzando per sviluppare difese contro potenziali attacchi terroristici per mezzo di droni. Una minaccia che preoccupa, sempre più, gli esperti di sicurezza mentre osservano l’aumento di questa tipologia di guerra in Israele , Ucraina e Yemen.
Dal 7 ottobre, Israele e Hamas, a Gaza, stanno usando droni l’uno contro l’altro, come mostrato in un video diffuso da Hamas nel quale si vede un piccolo drone mentre lancia un esplosivo su una squadra di soldati israeliani. I ribelli Houthi dello Yemen hanno utilizzato sciami di droni per prendere di mira le navi nel Mar Rosso, lanciandone circa 21 in un attacco. Per mesi, Russia e Ucraina si sono lanciati attacchi di massa coordinati con droni. I mezzi utilizzati negli attacchi sono spesso arrivati sotto forma di piccoli aerei telecomandati popolari tra gli hobbisti. Sono dotati di un piccolo esplosivo da lanciare sul bersaglio o vengono semplicemente fatti schiantare contro un bersaglio come un drone unidirezionale autodetonante. Decine di aziende tecnologiche stanno lavorando su sistemi per contrastare questi possibili attacchi, anche negli Stati Uniti, dove, secondo accademici e analisti del settore, i siti civili potrebbero essere potenzialmente presi di mira.
“Il fatto che non abbiamo avuto incidenti domestici gravi è una benedizione – ha affermato Jamey Jacob, professore di ingegneria presso l’Oklahoma State University e direttore dell’Unmanned Systems Research Institute dell’università – E’ davvero una sorpresa”.
I prodotti in fase di sviluppo nel settore della difesa spaziano dalle apparecchiature per disturbare le comunicazioni alle armi che sparano a reti in rapida espansione fino ai laser sperimentali. Alcuni di questi prodotti sono sottoposti a test sponsorizzati dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale in siti remoti in Oklahoma e Nord Dakota. Gli analisti prevedono che la domanda possa crescere rapidamente, con potenziali clienti tra cui dipartimenti di polizia, aeroporti e stadi sportivi. Le aziende che lavorano sulle contromisure per i droni spaziano dai principali appaltatori della difesa come Raytheon e Lockheed Martin alle startup tecnologiche che producono “spoofer GPS”. Altri prodotti si basano su esplosioni di microonde concentrate per friggere l’elettronica di un drone o su strumenti di hacking per prendere il controllo delle operazioni di un drone.