Il 1 Gennaio 2024 Papa Francesco in occasione della 57a Giornata mondiale della pace invita a fare attenzione alle finalità dell’utilizzo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Dice il Pontefice nel testo: “Non si deve permettere agli algoritmi di determinare il modo in cui intendiamo i diritti umani, di mettere da parte i valori essenziali della compassione, della misericordia e del perdono e di eliminare la possibilità che un individuo cambi e si lasci alle spalle il passato”. Gli squilibri mondiali, le guerre, le nuove povertà, la disoccupazione dilagante, le problematiche del lavoro e la crisi che l’Agenda ONU 2030 sullo sviluppo sostenibile potrebbe incorrere, ci riportano a interrogativi profondi. Fonti EconomyUp riportano la notizia che il 5 maggio 2022 il Presidente del Consiglio Mario Draghi e Mark Zuckerberg si sono incontrati a Palazzo Chigi e hanno parlato anche di metaverso. Secondo un portavoce di Meta: “Nell’incontro di oggi abbiamo confermato la nostra collaborazione con il governo italiano per valorizzare i punti di forza del paese nei settori tecnologico e del design e identificare futuri investimenti. Per dare vita al metaverso sarà necessario uno sforzo congiunto tra aziende, mondo politico e società civile”.
In questa prospettiva nell’ambito dell’operativo processo di costruire una conoscenza accessibile per tutti e per tutte le età, è necessario il coinvolgimento attivo della comunità educante, in particolare dell’istruzione terziaria, delle università e delle forze sociali organizzate. Senza la presenza della società della conoscenza con le sue articolazioni accademiche universitarie e del mondo del lavoro in esse rappresentate, costruire il metaverso o forme di intelligenza artificiale “responsabile” e “rispettoso” dello sviluppo umano integrale della persona rischia di scivolare nelle tenebre della rete. “La violenza virtuale sarebbe avvenuta durante un gioco immersivo. E mentre si cerca di individuare i responsabili, cresce il dibattito su quale sia il profilo giuridico di queste aggressioni, etc..” . Questa notizia terribile ci apre a domande, riflessioni e a scenari. “Ciò presume che l’educazione sia una combinazione di atti sociali e la sociologia un’analisi delle interazioni umane” ci ricorda Luisa Ribolzi.
La società della conoscenza è chiamata ad una prospettiva di sociologia della conoscenza, dell’educazione e delle relazioni basata sulla ricerca di nuova fenomenologia sociale. L’analfabetismo digitale prosegue il suo cammino e va superato mentre il metaverso ci consegna notizie di questo tipo con al centro la violenza sulle donne e il non rispetto della dignità della persona. L’educazione al rispetto della persona è un processo – valore che ontologicamente è sia nella realtà virtuale, sia nella realtà allargata, sia nella realtà “reale”. E’ sempre. E non ha un “metaverso” ma un “unico autentico verso” quello della “persona e della sua dignità”, l’hominem integrum che ci ha insegnato l’umanesimo integrale. La nuova missione della società della conoscenza sarà quella di essere “un luogo di educazione” e non solo un luogo di istruzione se vogliamo migliorare la società, superare le disuguaglianze e la crisi in atto centrata sulla persona. Avremo costruito non solo la città della conoscenza ma anche promosso la “città della speranza” a misura di persona per tutte, per tutti e per tutte le età.