lunedì, 16 Dicembre, 2024
Attualità

“Sinwar usa ostaggi come scudi umani”. Ucciso comandante di Hezbollah

Blinken: no a palestinesi fuori dalla Striscia. Jihad mostra video con ostaggio.Israele sa dove si trova il capo di Hamas

L’intelligence israeliana ha già individuato la “posizione esatta”, nella Striscia di Gaza, del leader di Hamas Yahya Sinwar, ma non è ancora in grado di colpirlo per non mettere a rischio “un gran numero di ostaggi” che lo circondano e sono utilizzati come scudi umani. La Brigata paracadutisti operativa nell’area di Khan Younis ha invece ucciso due presunti membri di Hamas e le Forze di difesa d’Israele hanno colpito circa 30 obiettivi “significativi” durante una serie di “intensi combattimenti” la scorsa notte.

Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha criticato le dichiarazioni “irresponsabili” e “incendiarie” fatte da ministri israeliani appartenenti a partiti dell’estrema destra che chiedono il reinsediamento dei palestinesi fuori Gaza. Blinken, nuovamente in Medio oriente, dopo Turchia e Grecia, si è recato in Qatar e negli Emirati Arabi e farà tappa anche in Arabia Saudita e in Israele. Mentre Netanyahu, durante un sopralluogo nelle zone a nord di Israele, ha detto che gli Hezbollah fecero un errore di calcolo anche nel 2006, “quando paragonarono Israele ad una ragnatela.” “Adesso vedono che ragno siamo: la nostra enorme potenza, la coesione del popolo, la nostra determinazione a riportare la sicurezza nel nord. Questa è la mia politica.”

Jihad mostra un ostaggio

Ieri, non Hamas, ma Jihad islamica ha diffuso un video dell’ostaggio Elad Katzir, 47 anni, rapito il 7 ottobre scorso nel kibbutz di Nir Oz. Sua madre Hanna, anche lei rapita, è stata successivamente liberata. Il fratello di Elad, Rami, fu invece ucciso nell’attacco del 7 ottobre. Nel video – che la famiglia ha chiesto che non sia diffuso in Israele – Katzir, secondo i media, fa riferimento ad avvenimenti degli ultimi giorni. Al momento le trattative per la liberazione degli ostaggi sembrano congelate. Il primo ministro del Qatar Mohammed Al-Thani, che ha incontrato Blinken, ha ammesso le difficoltà diplomatiche.

Gallant: ora operazioni speciali

Fa sperare in una svolta, invece, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant che ha annunciato un cambio di strategia che potrebbe essere meglio condiviso anche dall’Amministrazione americana: le forze israeliane si stanno spostando da quella che ha definito “l’intensa fase di manovra della guerra” verso “diversi tipi di operazioni speciali”. Frase che somiglia a quella detta da Blinken che chiederà al Governo israeliano di smettere l’operazione militare diffusa e concentrarsi su “interventi mirati.” Gallant ha comunque ribadito che Israele non abbandonerà il suo obiettivo di distruggere Hamas, ponendo fine al suo controllo su Gaza e liberando gli ostaggi che restano nelle mani di Hamas.

Hezbollah continua lancio di razzi

Tra l’altro dal Libano sono partiti razzi “Kornet” verso Israele che hanno centrato due delle tre cupole che gestiscono la difesa aerea israeliana nel nord. Un danno ammesso dalla forze israeliane perché da quella base si monitora tutto il traffico aereo sul confine. Dagli edifici colpiti, l’Israel Air Force controlla tutto ciò che vola in Libano, in Siria, in Turchia e nel Mediterraneo orientale. Da Beirut il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha affermato che il movimento filo-iraniano libanese “non vuole l’allargamento del conflitto”, ma ha anche chiesto che Israele “cessi i suoi attacchi”. Anche il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, afferma che il Libano è pronto ad attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu che prevede che le forze di Hezbollah non si schierino a sud del fiume Litani, che l’esercito libanese controlli tutto il Libano, fino al confine con Israele, e che Hezbollah venga disarmato. Ieri è stato ucciso Wissam Hassan al Tawil, comandante militare della forza d’élite Radwan. Hezbollah ha detto che Tawil è morto “sulla strada per Gerusalemme”, frase usata dal movimento musulmano sciita per i combattenti uccisi da Israele.

Il Papa: cessate il fuoco

Ieri Papa Francesco si è rivolto al Corpo diplomatico sul conflitto israelo-palestinese e ha ribadito “l’appello a tutte le parti coinvolte per un cessate il fuoco su tutti i fronti, incluso il Libano, e per l’immediata liberazione di tutti gli ostaggi a Gaza”. Mentre la Comunità Ebraica di Roma, in una nota, ricorda che l’assalto di Hamas contro civili inermi, comprese donne e bambini, ha portato migliaia di morti e centinaia di ostaggi ancora nelle mani dei terroristi e si è detta “sgomenta di fronte al silenzio complice e al doppiopesismo che continuano a inquinare le dichiarazioni pubbliche sulla guerra in Israele e a Gaza. Ci saremmo aspettati prese di distanza inequivocabili sugli orrori commessi dall’organizzazione terroristica Hamas, che ancora detiene oltre cento ostaggi ebrei.” “L’applicazione di due pesi e due misure – conclude la nota – rientra nella definizione universale di antisemitismo. Noi non staremo in silenzio e continueremo a denunciare l’inaccettabile complicità culturale con il terrorismo.”

Oms non va nella Striscia

L’Oms, per motivi di sicurezza, ha rinunciato ad una missione programmata all’ospedale Al-Awda nel nord della Striscia di Gaza. “Sono passati 12 giorni dall’ultima volta che siamo riusciti a raggiungere il nord di Gaza”, ha riferito l’Organizzazione, ma “pesanti bombardamenti, restrizioni ai movimenti e comunicazioni interrotte stanno rendendo quasi impossibile la consegna regolare e sicura di forniture mediche in tutta Gaza, in particolare nel nord. La maggior parte degli ospedali è gravemente a corto di personale. Senza un’adeguata assistenza sanitaria, la sofferenza a Gaza cresce di ora in ora.”

Sulla morte dei giornalisti

L’esercito israeliano risponde alle notizie sulla morte di giornalisti palestinesi in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza, affermando che i due si trovavano in un veicolo con un “agente terroristico che stava manovrando un drone”: un aereo militare “ha identificato e colpito un terrorista che manovrava un velivolo in modo da mettere a rischio le forze dell’Idf”. I giornalisti sono Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente da Gaza di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh, e Mustafa Thuria, un video stringer per l’AFP che lavorava anche per l’emittente televisiva con sede in Qatar.

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