sabato, 29 Giugno, 2024
Esteri

Colpi di artiglieria da parte della Corea del Nord verso la costa occidentale del Sud: grande tensione

La Corea del Nord ha nuovamente innescato tensioni nella penisola coreana sparando colpi di artiglieria vicino al confine marittimo conteso con la Corea del Sud. L’incidente ha avuto luogo al largo della costa occidentale della Corea del Sud, specificamente nella zona conosciuta come Northern Limit Line (Linea di Limite Settentrionale), dove Pyongyang ha condotto esercitazioni in mezzo a un clima di crescente tensione con i vicini rivali. Nella giornata odierna, 200 colpi di artiglieria sono stati sparati in direzione della Northern Limit Line, senza che siano stati riportati danni o feriti da parte delle autorità sudcoreane. L’artiglieria è stata rilevata dalle postazioni di Capo Jangsan e Capo Deungsan, nelle aree costiere sud-occidentali della Corea del Nord, tra le 9:00 e le 11:00. In risposta a questo atto provocatorio, è stata ordinata un’evacuazione sull’isola di Yeonpyeong, situata nelle vicinanze. È importante notare che questa isola fu oggetto di bombardamenti nordcoreani nel 2010, causando la morte di quattro cittadini sudcoreani.

La reazione

Le forze armate della Corea del Sud hanno immediatamente reagito conducendo un’esercitazione intorno all’isola nord-occidentale per affrontare la “provocazione” del Nord. Nonostante ciò, non si è verificato alcuno scambio diretto di fuoco tra le due Coree. Questo episodio rappresenta il primo caso di fuoco marittimo da parte della Corea del Nord in circa un anno, l’ultimo risalente al dicembre 2022 al largo della costa orientale della penisola. L’atto di provocazione è stato definito come tale dal Ministero della Difesa sudcoreano, il quale ha affermato che l’attacco ha minacciato la pace nella penisola. Le tensioni nella regione sono cresciute, specialmente dopo l’annullamento unilaterale da parte della Corea del Nord di un accordo militare del 2018, concepito per alleviare le tensioni lungo la frontiera. La situazione è ulteriormente complicata dalle recenti azioni di Pyongyang, tra cui il lancio di un satellite spia nel novembre scorso e l’incremento degli attacchi retorici del leader nordcoreano Kim Jong Un nei confronti del Sud. Il ripristino delle esercitazioni e della sorveglianza aerea da parte di entrambe le Coree ha contribuito a innescare un ciclo di crescente tensione nella regione. L’intensificarsi delle dichiarazioni bellicose, unito alle recenti azioni provocatorie, mette in allarme la comunità internazionale e solleva preoccupazioni sulla stabilità nella penisola coreana. La successione di Kim Jong Un, con la sua giovane figlia Ju Ae vista come possibile erede, aggiunge un ulteriore elemento di incertezza a un contesto già complesso e delicato.

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