domenica, 17 Novembre, 2024
Attualità

Un Trust “Salvambiente” per l’Antitrust

Nell’ambito ristretto degli Studi Legali che si occupano di competition law aveva destato viva curiosità l’originale soluzione di una possibile criticità concorrenziale, tramite l’istituzione di un Trust, in funzione di bilanciamento di dinamiche di concorrenza e di salvaguardia ambientale.

Accettando la proposta dello Studio Marvasi di Roma (in team con l’avvocato Lucia Denza e Professor Franco S. Toni di Cigoli) l’Agcm ha chiuso con il provvedimento n. 30300 del settembre 2022 la procedura istruttoria avviata nei confronti del Consorzio ambientale ex lege PolieCo.

La brillante ed originale soluzione proposta – intelligentemente accolta dall’Agcm – prevedeva l’istituzione del Trust Salvambiente, al quale fare confluire i contributi ambientali “pregressi: quelli cioè dovuti dalle imprese obbligate, per il periodo pregresso la loro iscrizione al Consorzio ex lege PolieCo o ad un sistema alternativo autorizzato. In altre parole, si tratta dei contributi dovuti da imprese che, pur producendo o importando o commercializzando beni in plastica (polietilene), si erano sottratti alle obbligazioni di legge.

Il Trust, prontamente costituito dal Consorzio PolieCo (disponente/settlor), è finalmente divenuto operativo con la nomina lo scorso mese del protector da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nella persona dott. Carlo Zaghi, direttore di divisione nell’ambito della Direzione dell’Economia Circolare.

Si è completato così l’organigramma del Trust, con l’accettazione del ruolo di Trustee, affidato al MPS, che opererà, quindi, nell’ambito degli obiettivi di intervento individuati col protector, e nell’ambito dei principi di diritto, garantiti dagli enforcement, Dott.ssa Claudia Salvestrini, direttore generale del Consorzio PolieCo, e Dott. Fulvio Mamone Capria, Presidente della LIPU e di AERO, l’Associazione delle Fonti di energia rinnovabili.

La prima dotazione del Trust, interamente di fonte PolieCo, è di circa mezzo milione di Euro.

Adesso, come ci ha spiegato il Presidente del PolieCo, Enrico Bobbio «si attende l’annunciata adesione al Trust “Salvambiente” del sistema alternativo Ecopolietilene. Che entrerà col medesimo ruolo di settlor del PolieCo, perché non si è voluto in un fondo destinato alle emergenze ambientali avvalersi di una posizione di preminenza».

La notizia dell’operatività del Trust è stata accolta con vivo interesse nel settore imprenditoriale di competenza, per le possibilità che si aprono anche ad eventuali operazioni di bonifica.

Ma anche con una punta di curiosità verso il comportamento del sistema alternativo Ecopolietilene, composto da colossi e multinazionali della distribuzione e del commercio, e dell’eventuale dotazione da questo portata al Trust Salvambiente. Attesa anche interessata, perché, come ha chiaramente precisato il Tar Lazio in una recente decisione, pure i sistemi alternativi sono tenuti ad applicare il contributo ambientale nella medesima misura stabilita per legge per il PolieCo.

Presso il MASE dovrebbe ora aprirsi un tavolo per facilitare tale adesione.

In ogni caso si evidenzia negli ambienti interessati l’innovativa soluzione tecnico-giuridica che vede, per quanto ci possa risultare, per la prima volta impiegato un trust in materia di Antitrust: assolvendo il Trust Salvambiente funzioni sia di bilanciamento di dinamiche di concorrenza nel mercato dell’offerta dei servizi di compliance all’EPR per i produttori di beni in polietilene in Italia sia di correlata salvaguardia ambientale.

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