venerdì, 15 Novembre, 2024
Turismo

Turismo boom nel 2023: oltre 445 milioni di presenze

Dopo anni di sfide e restrizioni legate alla pandemia, il turismo mondiale sembra finalmente riprendersi, con il 2023 che si è chiuso registrando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti alla crisi sanitaria globale. Il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti ha stimato che il 2023 si chiuderà con un totale di 445,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive, rappresentando un incremento del +8,1% rispetto allo scorso anno. Questo segna anche un superamento dei livelli pre-Covid del 2019, quando le presenze turistiche erano state 436,7 milioni, circa 8,6 milioni in meno rispetto ai dati attuali.

Turisti stranieri

Il forte incremento dei turisti stranieri è stato un fattore determinante in questa ripresa, con una crescita del +13,7% sul 2022. Le presenze estere hanno raggiunto oltre 228,5 milioni, superando addirittura i 220,6 milioni del 2019. Dall’altro lato, il mercato italiano ha registrato un aumento più modesto del +2,8% rispetto allo scorso anno, con un totale di 216,8 milioni di pernottamenti.
Le strutture alberghiere hanno guidato la ripresa con un aumento stimato del +9,3%, mentre le strutture extralberghiere dovrebbero registrare un incremento del +6,1%, evidenziando una ripresa graduale ma costante in entrambe le categorie. Tuttavia, le regioni meridionali e insulari chiudono l’anno con i valori di crescita più bassi, segnando un +4,4%. Al contrario, il Nord Ovest e il Centro mostrano una crescita più elevata rispettivamente del +11,7% e del +10,4%.

Le preferenze

Le preferenze dei turisti sembrano variare, ma le strutture ricettive delle città/centri d’arte e della montagna hanno conquistato il primo posto della classifica con aumenti del +11,4% e +11,1% rispettivamente. Altri settori, come le località dei laghi e il termale, hanno registrato risultati altrettanto positivi.
Guardando al futuro, le previsioni delle imprese ricettive per il primo trimestre del 2024 presentano un quadro misto. Il 59,6% degli intervistati prevede una stabilità, mentre il 19,7% si aspetta un incremento e il 20,7% un decremento dei flussi turistici. L’instabilità geopolitica, la crescita economica lenta nell’area euro e l’inflazione sono tra i fattori che influenzeranno la ripresa nel prossimo anno.
Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti, commenta: “Dopo tre anni lunghissimi, il turismo torna finalmente a recuperare i livelli di presenze turistiche del pre-pandemia, grazie anche all’aumento dei turisti stranieri. La promozione sui mercati esteri è fondamentale, e questo è un segnale positivo per il nuovo anno”. Tuttavia, Messina sottolinea anche le sfide continue, compresi i costi crescenti e le incertezze nella domanda interna.

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