Il giudice federale Stephen Locher ha bloccato temporaneamente, nella giornata di venerdì, parti chiave di una legge dell’Iowa che vieta alcuni libri dalle biblioteche scolastiche e agli insegnanti di sollevare questioni LGBTQ+.
L’ingiunzione preliminare interrompe l’applicazione della legge, che avrebbe dovuto entrare in vigore lunedì ma che aveva già comportato la rimozione di centinaia di libri dalle scuole dell’Iowa. La legge, approvata dalla legislatura guidata dai repubblicani e dal governatore GOP, Kim Reynolds, all’inizio del 2023, vieta dalle biblioteche scolastiche e dalle aule i libri che descrivono atti sessuali, oltre a vietare agli insegnanti di sollevare questioni relative all’identità di genere e all’orientamento sessuale con gli studenti fino alla prima media.
Per Locher, il divieto sui libri ha portato alla rimozione di volumi di storia, classici, romanzi pluripremiati e “persino libri progettati per aiutare gli studenti a evitare di essere vittime di violenza sessuale. “E’ improbabile che parte della legge soddisfi i requisiti costituzionali per la libertà di parola – ha dichiarato – Escludendo la disposizione che vieta qualsiasi discussione su identità di genere e orientamento sessuale nella scuola elementare, il modo in cui è stato scritto è selvaggiamente eccessivo”. Gli educatori dell’Iowa hanno lodato la decisione.
“Quando i professionisti dell’istruzione torneranno al lavoro la prossima settimana – ha affermato Mike Beranek, presidente della Iowa State Education Association – potranno fare ciò che sanno fare meglio, ovvero prendersi molta cura di tutti i loro studenti senza timore di ritorsioni”.
L’ufficio del Governatore non ha commentato immediatamente la sentenza.
Il giudice ha mantenuto l’obbligo per gli amministratori scolastici di avvisare i genitori se il loro bambino chiede di cambiare i loro pronomi o nomi.
La misura dell’Iowa seguono una serie di leggi simili in tutto il Paese, solitamente sostenute da legislatori repubblicani. Tali leggi cercano di vietare la discussione su questioni di genere e orientamento sessuale, vietare trattamenti come i bloccanti della pubertà per i bambini transgender e limitare l’ uso dei bagni nelle scuole. Molti hanno promosso ricorsi in tribunale.